Arriva al Teatro Diana di Napoli, lo spettacolo di Vincenzo Salemme “Con tutto il cuore“, reduce degli straordinari successi al Teatro Sistina di Roma con 24 repliche e oltre 30000 spettatori e al Teatro Manzoni di Milano con 16000 spettatori in 18 repliche. Una commedia che porta in tutto e per tutto il marchio di fabbrica dell’attore partenopeo, ironia e divertimento assicurato, due ore di battute e risate, un ritmo veloce e dai tempi teatrali praticamente perfetto. Il tema è quello delicato del triapanto, un argomento che Vincenzo Salemme è ancora una volta riuscito a trattare con delicatezza e ironia, in un susseguirsi di colpi di scena e emozioni, mostrando attorno al protagonista, personaggi realistici, non filtrati dalle luci della rappresentazione.

“Il mio nuovo spettacolo sarà ancora una volta una commedia” commenta l’attore “Nel senso più scolastico della parola. Perchè anche stavolta, come nella mia precedente “Una festa esagerata”, vorrei che il pubblico si divertisse molto. E perchè anche stavolta al centro della vicenda c’è un piccolo uomo, il mite insegnate di lettere antiche Ottavio Camaldoli, che subisce un trapianto di cuore, ma non sa che il cuore gli è stato donato da un feroce delinquente, che prima di morire ha sussurrato alla madre il desiderio che il suo cuore continuasse a pulsare anche dopo la sua morte e che colui che lo avrà in dono, possa vendicarlo. Il protagonista, però, anche avendo cambiato il suo cuore, non ha modificato il suo carattere mite e gentile e non ha nessuna intenzione di trasformarsi in un assassino.”

Come nella precedente commedia (Una festa esagerata), Salemme si avvale di attori che riescono a seguire i ritmo in maniera impeccabile, da Antonio Guerriero, detto “L’infermiere”, che dalle prime battute della commedia riesce a spalleggiare alla perferzione il protagonista, a Mirea Flavia Stellato, che anche questa volta interpreta alla perfezione la figlia di Ottavio, incarnando una ragazza diciottenne egoista e menefreghista, lavorando sulla mimica in maniera egregia. Teresa del Vecchio e Domenico Aria, rispettivamente ex moglie e il suo nuovo compagno, che sfruttano la bontà del professore, per vivere una vita agiata e senza troppi problemi. E poi Vincenzo Borrino, che pur di lavorare si finge l’indiana Gelsomina, Antonella Cioli e Sergio D’auria, madre e fratello gemello del delinquente che ha donato il cuore.

Ben supportato dagli altri attori, Vincenzo Salemme ripropone il tema dell’animo umano, ponendosi una domanda a cui riesce alla perfezione a rispondere, secondo la sua visione ottimistica del mondo. “L’uomo è buono o è cattivo?” Per scoprirlo vi consigliamo di andare a teatro e sicuramente fra una risata e l’altra riuscirete a scoprirlo.