“Romagna capitale” è una storica canzone del compianto Raoul Casadei, musicista che ha fatto la storia del “liscio”, genere che unisce, tutt’oggi, le popolazioni romagnole (e, in senso lato, del Nord-Italia) nei momenti di festa e aggregazione. La Romagna, d’altro canto, è stata la “sceneggiatura” delle canzoni di maggior successo dell’artista forlivese, come testimonia efficacemente, meglio di qualsiasi altra canzone, la famosissima “Romagna mia”.
Questa zona del nostro paese è considerata, non casualmente, come una delle mete più importanti del divertimento notturno italiano, capace di offrire opportunità di divertimento che spaziano dalle discoteche della riviera agli appuntamenti più piccanti con uomini e donne conosciute nella bakeca incontri bologna. Ma la Romagna, al giorno d’oggi, può essere ancora considerata la “capitale del divertimento” italiano?
Rimini: da “capitale” a “periferia” del divertimento notturno romagnolo
Per comprendere appieno se lo sia ancora è indispensabile partire da Rimini, luogo “culto” per quasi due generazioni di nostri connazionali, una città che ha fatto del divertimento notturno un autentico marchio di fabbrica, creando un giro d’affari decisamente interessante per il “PIL” della città romagnola.
I fasti degli anni ‘80 e ‘90, però, sembrano decisamente lontani. Basta girare per Rimini per comprendere come i tempi siano cambiati. E quante poche siano le discoteche tutt’ora in attività nella città romagnola. Un declino iniziato già nella seconda parte del primo decennio del nuovo millennio, proseguito, poi, nei lustri successivi: la leadership dei tempi d’oro della movida riminese, quindi, sono decisamente lontani.
Riccione resiste: Cocoricò luogo cult del divertimento italiano
Il baricentro della movida romagnola si è spostato, quindi, in altre località che, ad onor del vero, erano già famose all’epoca in cui Rimini primeggiava: Riccione e Milano Marittima. La prima non vive certo i fasti di un tempo, ma è ancora in grado di offrire numerose opportunità di divertimento per i turisti che, al di là del mare, cercano divertimento al calar del sole.
Basti pensare, ad esempio, ad un locale come il Cocoricò, simbolo del divertimento italiano anche ai giorni nostri grazie alla riapertura avvenuta nel 2021. Certo, il noto locale riccionese ha attraversato una fase delicata in epoca pre-covid, che ha portato ad alzare le saracinesche per quasi tre anni. Evento accaduto, però, non per un calo degli ingressi ma a causa di una gestione finanziaria rivelatesi non all’altezza del locale. Da due anni, tuttavia, è tornato un luogo amato dai giovani e da chi ha qualche capello bianco in più.
Pineta di Milano Marittima, il locale più trendy dell’ultimo lustro
A Milano Marittima, rinomata frazione del popoloso comune di Cervia, è presente quello che, negli ultimi anni, è stato considerato il locale più trendy della Riviera: il Pineta. Alcune vicende giudiziarie, anche in questo caso legate alla gestione finanziaria, non hanno consentito al locale di vivere una stagione estiva 2023 sfolgorante, perlomeno se paragonate a quelle precedenti. Ma la riapertura, avvenuta con la nuova denominazione “JPineta”, è stata accolta con grande entusiasmo dagli amanti della movida notturna italiana.
Sud-Italia nuovo punto di riferimento della movida notturna estiva italiana?
La Romagna, quindi, resta sempre un luogo cardine per chi vuole divertirsi in orario notturno ma, a differenza di qualche lustro fa, non è più il punto di riferimento assoluto italiano. A crescere significativamente negli ultimi decenni, infatti, sono state alcune località del Sud-Italia, compresa la nostra Campania: Ischia, ad esempio, è annoverata tra le dieci località con più movida nel nostro paese.
A crescere significativamente sono state, soprattutto, la zona del Salento, secondo alcuni “nuova capitale del divertimento notturno italiano”, e la costa tirrenica calabrese. In queste zone, i giovani sono attratti non solo dall’offerta di svago serale: la beltà dei paesaggi, infatti, è di fortissimo appeal per le nuove generazioni.