Fino al 31 maggio i cittadini sono invitati a dare il proprio contributo alla creazione sul concetto di “scarto” del drammaturgo e regista napoletano
Il 31 maggio 2019 è il termine ultimo per partecipare al nuovo processo di indagine antropologica, sociologica e poetica ideato e diretto da Davide Iodice e intitolato “La luna”, progetto che pone al centro della sua riflessione lo scarto, il rifiuto, nella sua accezione simbolica, affettiva ed emotiva.
I cittadini sono quindi invitati a portare ciò di cui ci si vuole o ci si deve liberare, a Palazzo Fondi – Via Medina 24, uffici direzionali, I° piano, Napoli – fino al 31 maggio, tutti i venerdì dalle ore 17.00 alle ore 19.00.
“La luna. Un percorso di ricerca e creazione a partire dai rifiuti, gli scarti, il rimosso di una collettività # 1 Napoli 2018|2019”, prodotto da Teatri Associati di Napoli, troverà compimento a NTFI 2019 in forma scenica il 12, il 13 e il 14 luglio (alle ore 18.00 e alle 21.00) presso Palazzo Fondi. Il progetto è stato avviato nella scorsa edizione del Napoli Teatro Festival Italia grazie a un laboratorio intensivo tenuto all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Le narrazioni che accompagnano questi reperti autobiografici verranno filmate, costituendo la base di una scrittura scenica polifonica. L’ambito della ricerca espressiva è infatti la “pòlis”, la comunità cittadina, chiamata a essere “drammaturga” del processo creativo. «Si compie così un atto psicoanalitico collettivo, trasformato espressivamente dagli attori|performers – recitano le note di regia – qui chiamati a contaminarsi con l’immondo psicologico di una comunità per ricavarne una idea di mondo, di società, un senso perduto, identitario, pubblico, se non già quel senno che Astolfo cerca sulla Luna dove ciò che si perde qui, là si raguna».
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