E’ uscito venerdì 23 settembre 2022 in distribuzione Stage One “Seminterrati” il singolo di debutto dell’enigmatico progetto CASX, moniker di Arianna Puccio. Un nuovo inizio per la scena underground di Milano, un nuovo capitolo che affonda e si stratifica di influenze dark e alternative e che parla a una generazione dimenticata: quella che ha vissuto Myspace e le band chiuse nei garage, quella esclusa dai bonus e quella che, di base, torna a casa ubriaca e non sa che cosa fare in futuro.
Ho scritto questo pezzo il primo anno che sono andata via di casa e ho cominciato a vivere da sola. Passavo le giornate in casa o alle feste, cercando di vivermi quegli anni come fossero gli ultimi, assorbendo dalla città e dagli altri tutto quello che poteva rendermi viva e colmare i vuoti. Sono sempre stata un controsenso vivente, ricerco sempre i miei spazi ma non riesco a fare a meno della socialità. “Seminterrati” è un pezzo sull’essere giovani, sulla fatica che facciamo a intravedere un futuro concreto, sul bisogno di essere ascoltati dai genitori, dalla società, dagli altri e soprattutto di ascoltare noi stessi. Volevo scrivere una canzone generazionale, e ho pensato di farlo tornando a casa alle 5 di notte completamente ubriaca.
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Ciao Arianna, benvenuta a Senza Linea e complimenti per la tua musica. “Seminterrati” è il tuo singolo di debutto, in rotazione da pochi giorni. Come nasce questo brano?
Ciao a voi! Questa canzone è nata una notte, mentre tornavo a casa da una festa, dopo aver parlato con un sacco di persone sconosciute, che però erano accumunate dalla stessa urgenza di realizzarsi nella vita ma anche la stessa fragilità e paura. È una canzone che parla della fatica che si fa a diventare adulti e della società che spesso ti mette i bastoni fra le ruote.
Quanto ha contato sulla tua musica l’influenza dei tuoi genitori che sono dei professionisti in campo musicale?
Mio papà fa l’insegnante di musica e il musicista, mia mamma in realtà è solo molto appassionata, però è sicuramente grazie a loro che sono cresciuta con un amore incondizionato per la musica. Papà mi scriveva le ninna nanne personalizzate per dire! Per me essere influenzati dai tuoi genitori è fondamentale quando hai una stima incondizionata per loro, mi ritengo molto fortunata perché mi hanno sempre spronata a superare i miei limiti.
Come fai ad unire il disagio generazionale con un sound post rock? (ti faccio i complimenti poichè la maggior parte dei ragazzi di oggi utilizza altri canali)
Sono nata ad inizio anni 90 e quindi vuol dire che la mia adolescenza è stata costellata di band punk e di ragazzini che volevano essere diversi. Invidio molto le nuove generazioni perché quando io ero ragazzina era molto difficile essere se stessi senza essere giudicati, oggi guardo le nuove generazioni e sono felice che siano così open mind e si spronano a vicenda per tirare fuori le diversità come un pregio. CASX è di fatto un progetto nato con l’idea di raccontare le diversità come punti di forza, l’ho fatto con un sound post-rock perché è quello che vorrei ascoltare io in cuffia.
Uscirà un Ep oppure procederai con altri singoli?
In realtà mi piacerebbe uscire con un disco, ma ormai sembra molto complesso fare i dischi. Sicuramente stanno per uscire altri singoli, voglio raccontare ancora delle cose che servono a capire meglio il progetto e il mondo che ci ho creato attorno.
Hai dei live in programma?
Per il momento no, ancora è troppo presto per il progetto stesso, vorrei sedimentare un po’ e farmi conoscere prima, ma non vedo l’ora di fare dei live perché i pezzi sono stati scritti con l’idea di essere suonati dal vivo con la band.
BIO:
Arianna Puccio, in arte Casx (classe 93), è una cantautrice italiana.
Nata in mezzo alla musica: padre musicista e insegnante di musica, madre insegnante e organizzatrice di eventi, e zio sassofonista, prende lezioni di canto e danza sin da piccola. Si laurea in cinema e in seguito in web marketing, lavorando da prima come grafica e in seguito come art director per i cantanti, fondando nel 2020 “Studio Cemento”. Scrive da quando è piccola, prima diari, poi blog, pensieri e infine canzoni. Nel 2020, grazie alla collaborazione con Matteo Rizzi, frontman dei Forse Danzica, comincia a lavorare alla musica e alle produzioni del suo progetto, rifinito poi in studio da Davide Foti. La sua musica unisce sonorità che vanno dal post-punk allo shoegaze, respirando influenze come Joy Division, The Smiths, Nirvana, Editors, Daughter e tanti altri. Arianna, come “Casper, The Friendly Ghost” da cui il nome d’arte, racconta la paura di essere invisibili e la difficoltà di volersi bene. Nelle sue canzoni parla ai nostalgici, agli amanti del cinema, delle serie tv, della musica, ma sopratutto a chi almeno una volta si è sentito inadatto o pieno di difetti.
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