All’improvviso il cuore batte forte, veloce, sembra quasi esplodere. Lascia come un piccolo, grande, dolore al petto. Caldo, freddo; è tutto confuso. L’unico pensiero chiaro è la paura di svenire.
La paura di perdere il controllo.
Sono minuti di intensa paura. Minuti che scandiscono un vero e proprio attacco di panico.
Tutto questo perché?
Non sembra possibile che il motivo sia quel fugace pensiero. Quel pensiero passato per un solo istante, nella mente. Non sembra possibile che tutto ciò dipenda da una razionale intensa paura di morire. Che angoscia!
Quanti di noi almeno una volta nella vita abbiamo provato questa strana sensazione?
Quanti di noi, la proviamo ogniqualvolta si presenta un evento che fa scattare dentro di noi un piccolo campanello?
Esistono persone a cui quel campanello scatta per una apparente banalità: basta una visita medica di routine, lo stare tra la folla o l ‘organizzare un viaggio. Basta che arrivi la notizia di un lutto.
Ricordiamoci però, che la paura della morte non è una banalità proprio come non è una banalità l’evento che la fa scattare.
Cosa ci spaventa della morte?
Se andiamo nel profondo, dentro di noi, possiamo scoprire che la paura della morte è legata alla paura dell’ignoto. È legata alla paura di fare un salto verso qualcosa che non si conosce e di lasciare intorno a noi il vuoto.
Chi di noi non resta arriva alla perdita degli affetti, dell’amore, delle emozioni che la vita ci regala. Chi di noi muore arriva alla fine di tutto. La fine, una semplice parola che ci fa capire che non esiste un dopo, un poi, un ma. Esiste solo la fine.
La paura della morte, anche se naturale, in alcuni casi può diventare una vera e propria patologia. Infatti, nel momento in cui il pensiero della morte diventa intenso, invadente, questo può condizionare la vita. Può impedire l’ agire. Può bloccare lo scegliere di cambiare sé stessi e le proprie abitudini. Allora che fare?
Bisogna accettare l’idea. La morte esiste e questo non si può cambiare.
Ciò che possiamo cambiare è la qualità della nostra vita. Per farlo bisogna affrontare le paure e se ogni tentativo ci sembra inutile, chiedere aiuto ad un esperto, con un consulto psicologico, è la soluzione migliore. Per il resto, buona vita!
Tanatofobia. Quando arriva la paura della morte

Psicologa ad indirizzo sistemico relazionale