Il successo editoriale della collana Tex Willer, che con il numero 24 pubblicato con il titolo I razziatori del Nueces taglia il traguardo dei 2 anni, si fregia anche di un merito che per un personaggio a fumetti così longevo ha del clamoroso.
Sono in molti i lettori, anche giovani, che si sono avvicinati per la prima volta a Tex proprio con queste storie del tutto nuove che ne illustrano la giovinezza ed il passato da fuorilegge.
Inizia dunque con questo albo, al quale ne seguiranno altri 4, un racconto che Mauro Boselli ha fortemente voluto non certo per riscrivere il passato di Tex né per modificare il “canone” bonelliano, ma per mostrarci ciò che non ci è ancora stato raccontato. Boselli aggiunge, integra, mette in atto chiari riferimenti alla continuity ma in nessun caso va a modificare, il tutto a vantaggio di chi da anni legge Tex e può apprezzare i rimandi alle storie precedenti.
È lo stesso Tex anche in questa occasione, al pari del precedente ciclo di albi, a fare da narratore mentre si trova in compagnia di Jimmy e di Cochise. Siamo praticamente alla rilettura di un classico immortale come la storia “Il passato di Tex”, opera dei sacri maestri Gianluigi Bonelli e Aurelio Galleppini, che si ricollega anche a un’avventura amatissima dai lettori contenuta nel Maxi Tex N° 21 del 2017 Nueces Valley, sceneggiato proprio da Boselli.
Assistiamo a tutta l’irruenza di Tex assetato di vendetta ma soprattutto di giustizia di fronte al trauma che ne ha sconvolto la vita quando era un adolescente, lo vediamo insieme al padre Ken, al fratello Sam ed al suo mentore Gunny Bill per un’avventura che pur narrando eventi molto lontani nel tempo è densa di energia e vivacità.
Perché Tex è diventato un fuorilegge? Cosa faceva prima di diventare un Ranger? Sono tutte domande che trovano risposte in questo primo albo del ciclo, che nell’ultima tavola introduce anche un essenziale elemento della mitologia del personaggio: un cavallo di nome Dinamite!
Per le tavole de I razziatori del Nueces torna di nuovo ai pennelli su questa collana un autore come Bruno Brindisi, che con il suo disegno fluido e sempre chiarissimo si è imposto quale interprete perfetto per le avventure giovanili di Tex.
Non scopriamo di certo oggi il curriculum del disegnatore salernitano, da tempo presente nella ristretta schiera dei maestri chiamati a dipingere i Texoni (suggeriamo di recuperare il suo I predatori del deserto del 2002, per i testi di Claudio Nizzi, per apprezzare un saggio della sua arte).
È però innegabile che la modernità del suo tratto e la capacità di delineare scene anche drammatiche con superba espressività stiano giovando all’intera collana con uno storytelling di altissimo livello qualitativo.
Ci pensa poi Maurizio Dotti ad aggiungere il definitivo tocco di classe all’albo grazie alla sua copertina che vede Tex e Gunny Bill impegnati a farsi giustizia e nella quale ai più attenti non potrà sfuggire il dettaglio della camicia di colore rosso al posto dell’abituale giallo, per una simbologia molto evidente in termini di collocazione temporale del racconto.
uscita: 17/10/2020
Formato: 16×21 cm, b/n
Pagine: 64
Soggetto: Mauro Boselli
Sceneggiatura: Mauro Boselli
Disegni: Bruno Brindisi
Copertina: Maurizio Dotti