Nemmeno un’ora di volo e da Napoli sono atterrato.
Tirana è un piccola città che vuole diventare una metropoli. Grandi piazze e strade strette che sembrano di un paese. Ragazze trendy con il telefonino ultimo modello in mano e donne con il cesto di paglia in testa. Uomini con la bilancia sul marciapiede che ti “pesano” per pochi lek. Al 18esimo piano di un grattacielo c’è lo Sky Club, un bar con pedana girevole molto trendy da cui si vede tutta Tirana.
Tutto e niente, grande e piccolo, ma sempre in evoluzione. Non si contano i cantieri “in corso” che ho visto. Non c’è la metropolitana e nemmeno UBER, i taxi costano poco e gli autobus ti portano in culo al mondo con un biglietto di soli 40 centesimi di euro. Se noterete gente fasciata o incerottata non fateci caso, molti vanno a Tirana per sottoporsi a interventi di chirurgia estetica (su tutti: rinoplastica e trapianto di capelli) che pare lì costino pochissimo. I prezzi sono tutti bassi e per noi il cambio valuta è favorevole, è possibile cenare e pranzare al ristorante senza problemi. Ottima la grigliata di carne, pessimo il piatto tipico Tavë dheu misto di fegato, ricotta (gjizë), pomodori, spezie, in teglia di terracotta. Ma sono gusti!
L’Albania è una terra che ha assorbito -vista la posizione geografica- un po’ dall’ oriente e un po’ da noi occidentali. Le insegne nei negozi sono scritte in albanese, ma spesso anche in italiano e arabo. Al ristorante trovi l’insalata greca, il kebab e i piatti italiani.
Quale sia la vera identità di Tirana ancora non mi è chiaro.
Le attrazioni sono poche ma carine e ben organizzate. La prima cosa da visitare sono i due Bunker Art. Uno in città, l’altro a 5 km da centro, ma da piazza Skanderbeg (con una superficie di 40 000 metri quadrati è la più grande piazza dei Balcani) l’autobus 11 vi porta li davanti. Il Bunk’art 1 è un museo a Tirana ricavato da un bunker antiatomico originariamente fatto costruire dal presidente Enver Hoxha sotto il regime comunista. Il Bunk’art 2 -fuori Tirana- è la seconda fase di un progetto storico-culturale incentrato sulla conservazione della memoria collettiva e sul racconto della storia del regime comunista, compresi gli orrori di quel regime. Mentre BUNK’ART 1 è dedicato alla storia dell’esercito comunista albanese e alla vita quotidiana degli albanesi durante il regime, BUNK’ART 2 ricostruisce la storia del Ministero degli Interni albanese dal 1912 al 1991 e svela i segreti di “Sigurimi”, la polizia politica che è stata la dura arma di persecuzione utilizzata dal regime di Enver Hoxha. BUNK’ART 2 è la prima grande mostra video museale dedicata alle vittime del terrore comunista.
Segnalo la Moschea Et’hem Bej, grandissima e suggestiva e poi da fare una gita metà mattina al monte Dajti con un giro in funivia lunghissimo. L’ingesso alla suddetta funivia si trova nei pressi del Bunk’Art 2.
Inutili la Piramide di Tirana e la visita al museo delle foglie.
Anche per quanto riguarda il mondo LGBTQA+ Tirana si sta costruendo.
I diritti delle persone LGBT (lesbiche, gay, bisessuali e transgender) in Albania sono meno tutelati rispetto ad altri paesi europei.
L’omosessualità è stata decriminalizzata nel 1995. Le famiglie guidate da coppie dello stesso sesso non dispongono delle stesse protezioni legali disponibili per le coppie formate da individui di sesso opposto, e non esistono delle forme di regolamentazione per le coppie omosessuali.
Nel 2015 l’Associazione Internazionale delle Lesbiche, Gay, Bisexual, Trans e Intersex (ILGA) ha classificato l’Albania al 19º posto in termini di diritti LGBT su 49 paesi europei osservati.
L’Albania è, al momento, uno dei pochi paesi a maggioranza islamica a non considerare illegale l’omosessualità, ed è uno dei pochissimi paesi, assieme alla Bosnia ed Erzegovina e al Kosovo, ad avere delle leggi contro l’omofobia. (Fonte wikipedia)
L’ Ambasciata Rosa è un’organizzazione LGBT locale che si può visitare per approfondire la cultura LGBT in Albania. Potrete anche trovare nuovi amici con cui parlare e girare per la città.
L’Albania ha anche alcuni bar e caffetterie LGBT-friendly, tra cui Radio Bare Terrazza Tunnel.