Non c’è dubbio che in questi ultimi anni la domotica sta facendo passi da gigante, ma c’è chi teme che tra dieci anni le nostre case potrebbero essere così smart da “comandare” le nostre vite e decidere per noi anche cosa mangiare e che attività fisica fare. La previsione distopica è di Amy Webb, docente della New York University Stern School of Business e fondatrice del Future Today Institute.
La Webb ha affermato al festival South by Southwest che si è tenuto ad Austin, in Texas:
“La tua casa intelligente è una prigione intelligente e non c’è via di scampo, potrai scollegare il tuo forno a microonde, ma non puoi scollegare l’intera famiglia dal sistema”, facendo intendere che la nostra vita in futuro sarà sempre più dipendente dalla tecnologia e non saremo più in grado di liberarcene.
Secondo Webb i fattori che favoriscono questo scenario sono tre:
- La proliferazione dei dispositivi intelligenti.
- La diffusione degli smart speaker, gli altoparlanti/assistenti virtuali che possono interagire con un’infinità di altri componenti smart delle nostre case
- Il terzo fattore, è l’impegno di tutti i big della tecnologia nel settore della salute che registrano sempre di più le nostre abitudini.
Secondo gli analisti Idc, la crescita di questo mercato è esponenziale: tra il 2019 e il 2023 ci saranno 1,6 miliardi di dispositivi compatibili. In Italia, secondo l’Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano, il mercato ha raggiunto il valore di 5 miliardi di euro, con un aumento del 35%.
Fonte: ANSA