Parlaci un pò di te
Ciao! Sono Gianluca, ho 28 anni, sono di Napoli e attualmente lavoro nell’ambito delle assicurazioni. Amo il cinema, le serie tv, gli animali, le auto, e viaggiare. A parte questo amo l’arte in ogni sua forma, infatti il cosplay per me oltre che una passione, è un modo per esprimere la mia vena artistica.
Da quanto tempo fai cosplay e quali hai realizzato fino ad ora?
Ho cominciato a fare cosplay al Romics del 2013, il mio primo cosplay in assoluto fu Naruto. L’anno successivo realizzai la mia prima armatura in materassina, un Gurren Lagann di cui non fui particolarmente soddisfatto, ma che mi fece scoprire la soddisfazione di indossare un costume creato completamente da zero. Infatti l’ho poi completamente ricostruito nel 2015 e proprio con questa seconda versione è cominciata la mia avventura sui palchi dei contest. Da lì capii quanto mi piacesse realizzare armature e mostrare i miei lavori sui palchi, e decisi di concentrarmi su quell’ambito, cercando di migliorare e affinare le mie skills. In particolare mi sono concentrato sull’universo di Monster Hunter, dal quale ho tratto ispirazione per la realizzazione di diverse armature: la Rathalos, la Zinogre femminile e la Seregios, intervallate da altri costumi relativamente poco impegnativi come Simon o Roger Rabbit.
Come hai scelto il tuo nickname?
Vega è un nickname che risale ai tempi del liceo, firmavo così i miei disegni e divenne la mia Tag, che poi non ho mai abbandonato. Hunter invece si riferisce appunto al cacciatore di Monster Hunter, perché in ambito cosplay è il personaggio nonché il costume a cui sono più legato. Da lì è cominciato tutto e poi ho continuato a seguire quel filone, anche se per eventuali progetti futuri conto di cambiare completamente genere.
A quale cosplay che hai realizzato sei più legato?
Sicuramente all’armatura di Rathalos, il primo costume di Monster Hunter che ho realizzato. E’ un costume che mi ha dato tanto, mi ha fatto conoscere persone, stringere legami, imparare nuove tecniche, affrontare nuove sfide e inoltre mi ha regalato le emozioni più belle sui palchi e le soddisfazioni più grandi.
Quale è stato il progetto cosplay più complesso che hai realizzato?
Finora il costume più complesso che ho realizzato è stata la Seregios Armor, con il suo doppio set di armi.
Hai un “dream cosplay” o un progetto che hai particolarmente a cuore?
Ci sono due progetti che definisco “Dream Cosplay”, costumi che mi piacerebbe realizzare a prescindere dalla loro possibile riuscita nelle competizioni, ovverosia Bumblebee da Transformers e lo Strike Freedom Gundam, ma sono entrambi progetti che reputo abbastanza impegnativi e alla cui riuscita tengo molto, per cui al momento, li tengo in sospeso, in attesa del momento propizio.
Hai vinto diversi premi in ambito cosplay, puoi ricordarceli?
Ho cominciato a gareggiare nel 2015 nei contest locali qui in Campania ottenendo discreti risultati, ma la prima vera vittoria, quella a cui sono più legato, è stata quella del “Miglior Costume Maschile” all’edizione 2016 del Napoli Comicon. Era la prima volta che salivo su un palco così importante e riuscire, oltre che a superare l’ansia dell’esibizione, a raggiungere un risultato del genere, all’epoca fu una soddisfazione enorme. Nell’edizione 2017 collaborando con un altro maker di grande talento, oltre che mio carissimo amico, siamo riusciti ad aggiudicarci il Miglior Accessorio, risultato che ho poi riconfermato anche nel 2018, edizione in cui ho vinto anche il primo posto nel Cosplay Contest Videogames. Nel frattempo ho comunque continuato a competere nei contest regionali, vincendo svariati premi in diverse categorie tra cui “Miglior Maschile”, “Miglior Armatura”, “Miglior Costume Fantasy”, ecc. Al di fuori della Campania invece mi sono aggiudicato il Miglior Costume Maschile all’edizione 2017 del Riminicomix.
E hai fatto anche fatto da giurato al alcuni contest, giusto?
Si! Sono stato giurato al ComicOff, un evento organizzato dopo il Comicon, ed è stato un momento davvero piacevole ed emozionante. Abituato ad essere presente come partecipante, è stato davvero interessante stare dall’altra parte: confrontarsi con gli altri giurati, poter valutare i vari aspetti dei diversi partecipanti, premiarli per il loro lavoro, e magari consigliarli, incoraggiarli ecc. Insomma, un’esperienza che ripeterei senz’altro volentieri. Avrei dovuto presenziare come giurato anche al Riminicomix 2018 ma purtroppo per motivi di natura organizzativa, ho dovuto rinunciare, ed è un’esperienza che tutt’oggi rimpiango.
Ti piacerebbe presentare un evento cosplay?
E’ un’aspetto del mondo cosplay che non ho mai sperimentato ma, essendo abbastanza propenso alle nuove esperienze, qualora mi venisse proposto credo proprio che accetterei. Anche se, a dirla tutta, non so quanto sarei in grado di intrattenere il pubblico in veste di presentatore.
Pensi di partecipare a qualche evento all’estero?
Al momento non è nei miei programmi, anche se non nascondo che mi piacerebbe. Ma penso che partecipare a una selezione internazionale, che possa poi appunto portarti a rappresentare la tua nazione all’Estero, richieda un impegno e una preparazione che finora non ho potuto affrontare, anche perché in questo periodo sto curando maggiormente altri aspetti della mia vita. Ma chi lo sa, mai dire mai…
A quali eventi hai partecipato fino ad ora?
Ho presenziato sia come visitatore che come partecipante a praticamente tutti gli eventi della Campania, mentre in trasferta sono stato al Romics, al Riminicomix, e a Lucca Comics, palco sul quale prima o poi mi piacerebbe riuscire ad esibirmi. Inoltre sarei molto curioso di visitare la Festa dell’Unicorno e l’EtnaComics.
Come ti stai preparando al prossimo Comicon di Napoli?
Questo sarà il primo anno in cui trascorrerò il Comicon solamente da visitatore. Per cui nessun preparativo, nessun countdown, nessun’ansia di dover terminare cose, nessuna esibizione da preparare, insomma, nessuna scadenza.
Per la prima volta, da qualche anno a questa parte, mi godrò il Comicon in “borghese” e unicamente come rimpatriata con gli amici.
E dopo il Comicon?
Sinceramente non saprei, non escludo di tornare a realizzare costumi e a gareggiare in futuro, ma per il momento voglio pensare alle fiere unicamente come momento di svago e relax.
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- Ivan Mungivera
- Serena Faraldo per Senza Linea.
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