Un fiabesco ritorno
A parte capolavori come Odin Sphere negli ultimi anni non sono molti i videogiochi ambientati in mondi fiabeschi dall’atmosfera rilassate . Tra i pochi esponenti di questa tipologia di giochi c’è sicuramente la saga di Trine, il cui quarto episodio chiamato The Nightmare Prince è sbarcato da pochi giorni sulle principali piattaforme della current generation. Come i precedenti capitoli anche Trine 4 è un gioco di piattaforme in 2.5D con livelli lineari, intervallati da puzzle ambientali e combattimenti. Il gioco ci farà intraprendere un viaggio affascinante in un mondo incantato, con un grado di sfida molto accessibile e la possibilità di condividere il cammino insieme altri giocatori, sia in locale che in multiplayer online. Gli iconici protagonisti della saga il cavaliere Pontius il mago Amadeus e la ladra Zoya si ritrovano nuovamente a fronteggiare un potente ed oscuro nemico che cercherà di corrompere il loro mondo fatato. Un nemico che minaccia i sogni del buon principe Selius manipolando i suoi sogni trasformandoli in incubi. Ai tre spetterà il compito di salvare il giovane sovrano dalle sue stesse visioni oniriche, iniziando un cammino composto da cinque atti da affrontare combinando i poteri dei singoli elementi della squadra. Dopo i primi tre livelli che ci introdurranno le abilità degli eroi, che il giocatore dovrà sfruttare per proseguire nell’avventura. Questo perchè la composizione dei livelli invoglieranno l’utente a sperimentare le diverse tecniche apprese nel tutorial per progredire nel gioco.
Esplorazione e puzzle ok, combattimenti un pò meno…
In questo capitolo spicca la componente esplorativa, che prende il sopravvento sulle fasi action; i livelli sono pieni di enigmi da risolvere e collezionabili da raccogliere. Questa priorità data alle fasi puzzle-platform è certamente positiva, dato che i combattimenti sono il punto debole del titolo. Il sistema permette di destreggiarsi facilmente tra affondi e magie ma soffre da comandi inutilmente confusionari. Nonostante il sistema di progressione sia ben strutturato Trine 4 non riesce ad eccellere nei combattimenti decisamente poco vari. Il gioco, però, è indubbiamente piacevole, ciascun livello riesce ad bilanciare le diverse anime di gioco, alternando esplorazione ed enigmi old style, la cui soluzione non è mai scontata né inutilmente complessa, ma e impegnerà il giocatore senza mai risultare frustrante.
In compagnia è meglio
Trine 4 può essere affrontato in solo, ma dà il meglio di sé se giocato in compagnia, sia con amici che con persone della community. Il single player scorre via con assoluta semplicità, ma vivere l’intero cammino in compagnia rende l’avventura molto più avvincente e divertente. E anche per questo Trine 4 ricorda giochi di un non recente passato quando si inveiva contro l’amico di turno per un salto mancato o un errore ritenuto banale.
Tecnicamente parlando
Gli elementi migliori del gioco sono la direzione artistica e realizzazione tecnica, il tutto è supportato da un comparto audio e video di assoluta qualità: Trine 4 riesce a immergere il giocatore in un mondo fatato, il tutto orchestrato da un comparto audio di qualità Il team di sviluppo finlandese Frozenbyte ci consegna un’opera dalla grandissima atmosfera. Trine 4, fa leva sulla magia del suo art design, dando forma ad un corredo audiovisivo capace da solo di sorreggere l’intera esperienza
Concludendo
Trine 4: The Nightmare Prince non rivoluziona in maniera significativa la serie ma è un ottimo titolo e un buon gioco d’avventura che saprà accompagnarvi con un andamento tranquillo e ragionato, gli unici problemi sono il sistema di combattimento impreciso e una formula di gioco molto simile ai capitoli precedenti. La favola spensierata di Trine 4 è sorretta da una notevole direzione artistica forse meno incisiva dei suoi predecessori, il gioco è un’opera adatta a chi cerca un titolo rilassante. I ragazzi di Frozenbyte sono riusciti a realizzare un prodotto solido ed appagante. Che siate amanti del gioco in singolo o giocatori che prediligono le sfide in cooperativa, da amanti del genere platform non bisogna dare una possibilità alla software house finlandese.
PRO
- direzione artistica notevole
- atmosfera rilassante
- enigmi ambientali ben congeniati
CONTRO
- Sistema di combattimento impreciso
- Simile ai capitoli precedenti, forse troppo!
- Non è particolarmente impegnativo