Troppo azzurro è un film diretto e interpretato da Filippo Barbagallo al suo esordio da regista, con la supervisione artistica di Gianni Di Gregorio, distribuito da Vision Distribution e in uscita al cinema giovedì 9 maggio.
La storia raccontata è quella di Dario, un giovane studente della facoltà di Architettura; il ragazzo è figlio unico e vive con i genitori. Quando mamma e papà partono per le vacanze estive decide di non seguirli sperando di trascorrere il tempo con gli amici di sempre, tra cui Sandro, che conosce fin dai tempi dalle medie. Ma gli amici hanno già fatto programmi con le rispettive fidanzate e Dario, che è da sempre infatuato di Lara, rimane a Roma.
Mentre cucina del pesce surgelato, si ustiona con l’olio bollente e finisce al pronto soccorso dove incontra Caterina, anche lei infortunata e temporaneamente a Roma, in attesa di tornare nella sua Rimini. Tra i due nasce un flirt e Dario vorrebbe seguirla per trascorrere le vacanze con lei sulla riviera romagnola, ma dovrà fare i conti con il suo carattere chiuso e pigro. Si parla di ventenni, dunque l’indolenza di Dario fa impressione ma è assolutamente realistica, perché le nuove generazione sono spaventate dalla vita e si tirano indietro davanti ai rapporti.
“Ho voluto fare una commedia con un suo tono. Ho cercato di essere il più semplice possibile perché meno sforzo c’era e meglio era. Se una cosa vedevo che non veniva bene la toglievo o la cambiavo. Non ho fatto un film specificatamente per un target di persone” ha dichiarato Filippo Barbagallo, che continua dicendo: “Gianni Di Gregorio mi ha dato un apporto immenso. È il regista che sentivo più vicino. È anche un mio amico e mi ha visto abbastanza spaventato per cui mi ha fatto una sorta di corso intensivo di recitazione. È stato fondamentale per me. Nanni Moretti sicuramente è un mio riferimento cinematografico perché lo apprezzo molto. Ma ovviamente non ho neanche provato a rifargli il verso”.
Troppo azzurro è fatto di momenti sospesi in una dimensione minimale, proprio come l’inerzia di Dario. Assolutamente da non perdere!