Troppo forte il Liverpool visto ieri sera per gli azzurri di Mister Ancelotti: la qualità e la freschezza mostrate dagli uomini di Klopp, trascinati da un pubblico da far invidia, hanno travolto il Napoli che pure è rimasto in gara fino alla fine aggrappandosi alla forza dei due giganti Albiol e Koulibaly e alle parate di Ospina nella ripresa. Troppo poco per pensare di uscire indenni dall’inferno di Anfield: sono venuti meno proprio i calciatori che avrebbero dovuto dare quel quid in più in una serata difficile come quella di ieri.
Invisibile Mertens, praticamente nullo Insigne (al netto di un paio di assist), travolto dalla fiumana rossa Hamsik, in infinito affanno Maksimovic e miss match tra lo scatenato Salah e Mario Rui, surclassato dall’egiziano, male Callejon che ha sprecato la palla dell’1 a 1 sparando in curva a un metro dalla porta con Allison a terra. Come detto sono stati i due centrali azzurri a tenere la barca azzurra a galla fin quando hanno potuto: il povero Allan, pugnace e irriducibile come sempre, era costretto ad una battaglia impari contro i centrocampisti di casa, Fabian Ruiz l’unico a provare a tenere la barra dritta ma uscito stremato dopo un’ora.
Impossibile contare i gol sbagliati dai reds, specie nella ripresa: l’unico realizzato è quello di Salah che dopo aver saltato Mario Rui mette dentro uno strano pallone, Ospina prova ad anticipare le intenzioni dell’egiziano ma la palla gli passa tra le gambe e va in rete.
Nonostante la sensazione di una gara che potesse terminare con una goleada dei padroni di casa, il risultato di uno a zero resiste anche nella ripresa e i cambi di Ancelotti portano benefici: Milik (per Mertens) è presente e dai suoi piedi partono le migliori occasioni azzurre, Zielinski (per Fabian) è fresco e voglioso, Ghoulam (per lo sciagurato e confuso Rui) porta fisicità e qualità nel palleggio. Sono due le occasioni che avrebbero potuto portare all’insperato (ed immeritato) pari: la prima, già raccontata, con Callejon, la seconda, allo scadere, con Milik che, dopo aver controllato magnificamente un cross dalla destra, calcia su Allison in disperata uscita. Nel recupero si lancia in attacco anche l’incredibile Koulibaly (l’unico, vero, top player di livello davvero mondiale), ma non basta.
Liverpool avanti e Napoli in Europa League: un peccato, visto il cammino intrapreso dagli azzurri sin dall’inizio della competizione in un girone davvero proibitivo. Un plauso ai giocatori va fatto ed anche all’allenatore che, appena dopo la gara, ha subito messo in chiaro che l’Europa League, competizione alla portata del Napoli, sarà disputata per arrivare fino in fondo.
Ora testa al campionato e che si metta la delusione da parte.