Cari amici, e lettori di Senza Linea con questo articolo ci avviamo a salutare il periodo estivo. E’ stato bello, è stato intenso, ma è finito. Ma non vi preoccupate perché, con l’arrivo dell’inverno, vi attendono un sacco di novità che per ora non vi rivelo (e se no vi rovino la sorpresa). Ho deciso di incentrare il tema di questo articolo su una semplicissima playlist personale che mi è piaciuto creare, e che in quest’estate mi è stata di supporto. Nulla di pesante, nulla di straordinario, ma è risaputo che nella semplicità si rivela la grandezza.
Per ora, quindi, vi saluto e vi auguro una buona lettura. Se vi va, nei commenti delle nostra pagine social o nei commenti del sito potete condividere con noi la vostra playlist di questa estate.
Buona Lettura
Giuseppe
- Clint Eastwood (Gorillaz) – La seconda band o side project (o come la si vuol considerare) del cantante dei Blur Damon Albarn. Un progetto particolare nella musica e nella scenografia che devo ammettere fece una buona impressione nel pubblico italiano. E’ simpatica l’idea di questa band formato “Cartone animato” che passeggia per il cimitero e combatte con dei gorilla mentre di sottofondo passa la melodia della canzone. Naturalmente il progetto nacque come molto più ambizioso, ed in parte ha ottenuto un buon successo nel mercato mondiale; in italia col tempo è andato a scemare, ma sinceramente la canzoncina è bella quindi la inseriamo nella playlist 🙂
- Song 2 (Blur) Stesso cantante, altra band…l’originale diciamo. Questo pezzo non ha molto di cui discutere, ma ha una carica musicale davvero pazzesca. La gran parte di noi lo ricorda associato al gioco calcistico di FIFA, ma per chi non l’avesse mai sentito può trovarne in infinite versioni sul social di Youtube. Aggiungo, inoltre, di dedicarci un minino di attenzione solo per capire che questo pezzo in sede live viene cantato molto spesso dal solo pubblico con effetti grandiosi. L’ho aggiunto perchè, come pezzo, traina che è una bellezza e scarica una botta di adrenalina paurosa.
- Erotomania (Dream Theater) – Per questo pezzo ci vuole qualche precisazione in più. Non stiamo parlando di musica commerciale, quindi non si passa facilmente in radio; e non ha nemmeno un motivo ballabile o che possa trascinare. La bellezza di questo pezzo è la complessità con cui è stato composto. La band è di diritto tra le fautrici del rock progressivo tendente al metal e per capirne la vera bellezza richiede più di un ascolto. Non si può pensare, dopo un solo ascolto, di essere già totalmente coscienti o appagati dal prodotto musicale. E’ un genere molto complesso, e questo brano secondo me ne è la prova. L’ho scelto in quanto è stato uno dei brani di apertura di questa mia nuova scoperta musicale. Per impararlo a suonare per bene ci ho messo quasi 4/5 mesi e, nonostante tutto, per essere ben riprodotto richiede esercizio continuo. Se volete un modo totalmente nuovo di intendere la musica allora questo pezzo fa per voi.
- Elements of life (Tiesto) – Preciso subito che non è proprio il mio genere preferito. Ho conosciuto questo pezzo grazie ad un amico, e per esserne pienamente attratto ho dovuto impiegarci un po di più. So che sembra una cosa quasi forzata, ma sentivo che c’era qualcosa di bello, e che stava a me cercarlo ed allora ci ho riprovato più volte. Alla fine il risultato è stato davvero soddisfacente. Pezzo prettamente trance, monotono (nel senso che la linea melodica è sempre quella) ma è innegabile che ci sono varie aperture e vari inserimenti che rendono il tutto piacevole. Tipico pezzo di qualità da discoteca o da festival dance. L’ho scelto proprio per questo suo saper catturare nonostante la sua monotonia.
- Asturias (Albeniz) – Se esiste la bellezza nella complessità, questa ne è la prova schiacciante. Pezzo di chitarra classica…di una difficoltà immane, pari solo alla sua bellezza. L’ho scelto dalla prima volta che l’ho sentito perché offre quella condizione mentale di pace assoluta, nonostante il pezzo si articoli in arpeggi di degna e nota difficoltà. Un bel pezzo davvero specialmente in vista di un qualche impegno…carica e motiva.
- Just can’t get enough (Depeche Mode) – Eh..devo davvero parlavi di questo pezzo??? Vabbè dai spiego solo perchè l’ho scelto in questa playlist. E’ un pezzo frizzante, elettro-dance e ballabile. Per quanto uno voglia rimaner fermo davvero non ce la si fa sentendolo. E’ un pezzo adatto per un viaggio estivo, o per una serata all’insegna del divertimento e dell’amicizia.
- Where is my mind (Pixies) – Scoperto grazie ad un film (ACAB) questo pezzo ha stimolato il mio cervello in modo incredibile. Ha un qualcosa di malato e malsano, e nonostante tutto si lascia ascoltare piacevolmente. L’ho scelto perchè non ho saputo resistere molto semplicemente 🙂
- Close to you (Carpenters) – Sono un romanticone alla fine, e questo pezzo credo sia la colonna ideale dell’amore. E’ dolce, è lento, è da coppia eterna diciamocelo. E’ stata una bella scoperta in quanto riesce ad esprimere quello che ognuno di noi vorrebbe dire, ed a volte non riesce a fare. Playlist garantita.
- Furyo (Mark Ayres) – Meditazione livello infinito. Serve sempre un pezzo così; specialmente quando abbiamo bisogno di mettere il mondo fuori dalla porta per dedicarci a noi stessi. Colonna sonora dell’omonimo film (che consiglio vivamente), è necessario come pezzo da portare in playlist
- Life for rent (Dido) – Voce conosciuta grazie alla collaborazione con il rapper Eminem, ma che ha molto da dare e lo fa attraverso queste canzoni semplici e speciali allo stesso tempo. Serve, ammettiamolo, una condizione mentale di calma per poterne apprezzare i significati, ma credo sia davvero ottima come artista.