Vacanze estive e tecnologia: proteggiamo i nostri device così come proteggiamo casa, spegnendo il gas e chiudendo con la doppia mandata
Cyber Guru consiglia di proteggere i propri device con la stessa attenzione che abbiamo per le nostre abitazioni
Attenzione ai cybercriminali che sfruttano il mood vacanziero per mettere a segno le loro truffe
Serrare porte e finestre, inserire l’allarme e magari chiedere ad un vicino di controllare di tanto in tanto la propria casa. Sono comportamenti previdenti per tutelare la propria abitazione quando si va in vacanza, ma facciamo lo stesso anche con i dispositivi personali e aziendali che invece sono sempre accanto a noi?
Spesso in realtà il nostro comportamento è fin troppo disinibito a causa della familiarità con la tecnologia: pensiamo che tutto sia portata di un click e ci dimentichiamo i rischi che si celano dietro gli schermi. Per questo motivo Cyber Guru, società italiana specializzata nella Cyber Security Awareness, racconta quali comportamenti adottare mentre si è in viaggio.
“Le vacanze ci inducono a essere più rilassati, a fare amicizia facilmente e a scambiare qualche parola in più con i vicini di lettino, ma non bisogna smettere di essere vigili” spiega Maurizio Zacchi Cyber Academy Director di Cyber Guru “Proprio in questo periodo i criminali, consapevoli del mood disteso e della nostra voglia di riposarci e divertirci, saranno più propensi a sfruttare la disattenzione per mettere a segno le loro truffe”.
Separare vita privata e lavoro
Oggi molte aziende hanno l’abitudine di assegnare dei telefoni aziendali per agevolare i propri dipendenti. Questi dispositivi, una volta in vacanza, dovrebbero essere riposti o controllati solo per urgenze lavorative.
Ma purtroppo questo non accade, perché molti li usano quando il telefono personale è scarico per fare chiamate o navigare in internet, oppure, ancora peggio, li cedono ai bambini per distrarli e godersi qualche attimo di relax in vacanza, ignari del fatto che questi potrebbero incautamente scaricare heranno con grande probabilità giochi o contenuti dalla dubbia provenienza. Ma ancora prima di tutte queste buone pratiche la più importante è: non lasciare incustoditi tutti questi dispositivi.
Attenzione nei luoghi pubblici
Ore di viaggi e spostamenti a volte rendono le colonnine pubbliche e gratuite per la ricarica dei nostri device molto allettanti, ma non tutti sanno che usufruire di questo servizio può esporci al juice jacking. Si tratta di una forma di cyber attacco che sfrutta la porta USB allo scopo di raccogliere dati privati dalla memoria interna o installare malware. Come evitarlo? Semplice, dotandosi di un caricabatterie portatile.
In una vita sempre connessa può capitare di dover riaccendere il PC e rispondere ad una richiesta di lavoro e se si decide di appoggiarsi all’hotspot del proprio telefono aziendale è fondamentale proteggerlo con password forti, difficili da indovinare, meglio ancora se si ha un generatore di password e un password manager.
Inoltre, è sempre preferibile evitare di collegarsi a reti Wi-fi pubbliche perché anche queste espongono alla possibilità di essere raggiunti da software malevoli. Con password accessibili a tutti, come quelle delle stazioni o di esercizi commerciali, o facilmente recuperabili, come quelle delle camere d’albergo che corrispondono al numero della stanza, il rischio è molto elevato.
La fantasia non ha limite neanche per il crimine e anzi può avvalersi di uno strumento ormai molto diffuso, il QR code. Attenzione quindi al QR phishing, una strategia che mira a sottrarre dati sensibili, come le credenziali per gli account bancari, facendo leva proprio su quei codici che troviamo stampati su menù di ristoranti o bar o sui volantini.
Per l’estate quindi è importante riposarsi e ricaricare le batterie in vista dell’autunno, ma è altrettanto fondamentale impedire ai truffatori di rovinarci quel tempo che ci siamo guadagnati e meritati, per questo, come adottiamo determinati accorgimenti per mettere in sicurezza la nostra casa prima di partire è necessario seguire semplici buone pratiche per evitare brutte sorprese in vacanza.
**** A proposito di Cyber Guru ****
Cyber Guru offre una piattaforma formativa in Cyber Security Awareness completa e finalizzata a trasformare il fattore umano da anello debole della catena difensiva a prima linea di difesa contro il cybercrime. Grazie alla piattaforma SaaS di e-learning, l’azienda nata nel 2017 permette a chi non ricopre ruoli specialistici in ambito cyber security di aumentare il livello di protezione di individui e organizzazioni attraverso un uso corretto delle tecnologie digitali.
I percorsi di apprendimento applicano accurati studi dei principi psicologici dell’insegnamento, scienza della formazione, usability e gamification offrendo agli utenti un allenamento educativo e coinvolgente. Gli utenti coinvolti attivamente sono oltre 490.000, con oltre 3.500.000 di lezioni fruite e 3.000.000 di simulazioni effettuate.
Nel 2021 Cyber Guru ha chiuso il suo primo round di finanziamento con due fondi specializzati in società early stage, P101 Ventures e Adara Ventures, raccogliendo 3,6 milioni di euro. Oltre 300 realtà sia del settore pubblico sia del settore privato in Italia si affidano a Cyber Guru, che, già presente in Italia, Spagna e Francia, continua a pianificare la sua espansione in Europa.