Oggi compie 20 anni l’antenato dei moderni smartwatch. Il suo nome era Ruputer e fu presentato dalla giapponese Seiko proprio il 9 aprile 1998. Pensato per uomini d’affari con la passione per l’hi-tech, non ebbe il successo sperato, ma la sua intuizione ha preso forma nelle attuali produzioni “hi-tech” da polso” (tecnicamente wristwatch computer)
Il computer da polso di Seiko aveva l’aspetto di un grande orologio elettronico e fu sviluppato in due anni. Montava un processore 16 con una frequenza di 3.6 MHz. Una memoria “non volatile” da 2 MB e 128 KB di RAM. Il display monocromatico LCD aveva una risoluzione di 102×64 pixel. Era munito di una croce direzionale a 8 direzioni e 6 pulsanti “funzione”. Era munito di una porta seriale a raggi infrarossi per comunicare con altre periferiche ed era compatibile con Windows ’95.
Il Ruputer, lanciato inizialmente in Giappone all’equivalente di 300$, fu un grosso insuccesso commerciale: era difficile scrivere, lo schermo era troppo piccolo e la tecnologia troppo rudimentale.