Nel 1954 Roberto Rossellini decise di portare nel suo “Viaggio in Italia” Ingrid Bergman, che interpretava Katherine Joyce, nel cimitero delle Fontanelle. Un luogo che ai napoletani diceva già tanto, con le sue storie ed i suoi culti secolari, ma che da quel momento diventerà un’icona della spiritualità e della cultura partenopea in tutto il mondo.Lo sguardo attonito della Bergman porta il cimitero scavato nel tufo dagli occhi vispi degli abitanti del rione Sanità a quelli dell’intero pianeta. Da allora tanti registi hanno voluto portare i propri protagonisti alle “Fontanelle”: è qui che si svolge l’affiliazione alla camorra nei “Guappi” di Pasquale Squitieri ed è qui che il dottor Cazzaniga ne “Il mistero di Bellavista” si rifugerà per scappare dal nipote, pazzo e disoccupato, delle signorine Finizio.Il cimitero delle Fontanelle è mezzo secolo nella cultura pop italiana, da molto di più in quella partenopea. A fine Ottocento la cava fu affidata al Comune, ma nel 1969 il tribunale ecclesiastico, preoccupato dal culto delle “capuzzelle”, ne dispose la chiusura. Da 6 anni è regolarmente aperto al pubblico e domenica sarà teatro di una visita speciale grazie all’iniziativa dell’associazione “Hermes”.Un viaggio nel misticismo e nell’esoterismo del popolo partenopeo, nel cuore pulsante di Napoli. La visita è riservata agli associati, ma ci si può affiliare al momento della visita con un contributo di appena 5 euro. Un percorso suggestivo anche per chi già conosce la leggenda “d’o capitan” o della “capa e cuncetta”.
L’appuntamento è in via Fontanelle domenica alle 11, le prenotazioni vanno comunicate entro sabato al numero 346.6702606 o alla mail associazionehermes@tiscali.it.