Il derby è sempre azzurro: il Napoli di Garcia espugna l'”Arechi” per il terzo anno di fila, rientra in zona Champions e lascia la Salernitana all’ultimo posto in classifica.
Al netto di un avversario volenteroso ma modesto, gli azzurri, in “divisa Halloween”, hanno giocato un match autorevole, rischiando pochissimo e mostrando qualche confortante progresso sul piano della continuità nel controllo del gioco e della efficacia nel recupero palla alto.
Proprio da una riaggressione fruttuosa operata da Anguissa e Lobotka, è arrivato dopo soli 10′ il gol del vantaggio firmato da Raspadori, abile nello smarcamento e implacabile nel fulminare Ochoa con un destro secco in diagonale su assist dello slovacco.
Comprensibili ma inutili le proteste dei granata per un fuorigioco di Olivera non ravvisato dal guardalinee, poiché successivamente la Salernitana aveva riconquistato palla prima di perderla nuovamente, rendendo impossibile l’intervento del VAR visto che l’azione, di fatto, era ripartita con il possesso della sfera in mano ai padroni di casa.
Dopo aver sfiorato il raddoppio con Politano e aver fraseggiato bene per tutti i primi 20′, il Napoli si è rilassato troppo a metà primo tempo, senza peraltro concedere occasioni ai granata.
Nel finale della prima frazione, però, sia Raspadori che Kvaratskhelia hanno fatto correre più di un brivido a Ochoa, miracoloso sull’ex Sassuolo che, come l’anno scorso, si sta dimostrando centravanti di razza e degnissimo sostituto di Osimhen.
Il Napoli ha iniziato la ripresa così come aveva finito il primo tempo, ovvero bersagliando il portiere avversario, con Raspadori, Politano (splendido e clamoroso palo esterno) e Zielinski, prima di trovare, a una manciata di minuti dalla fine, il gol della sicurezza con Elmas, perfetto nel tiro a giro a conclusione di una sgroppata solitaria su recupero di Olivera.
Quello del macedone, entrato al posto di Kvara, è il gol n. 9 realizzato dai panchinari partenopei, i migliori del campionato in questa speciale graduatoria, a testimonianza della grande qualità della rosa a disposizione di Garcia.
La vittoria di Salerno non riavvicina il Napoli alla vetta, viste le vittorie di Inter e Juventus a Bergamo e Firenze, ma consente agli azzurri di avvicinare il Milan sconfitto a San Siro dall’Udinese, e di tornare al quarto posto, scavalcando gli orobici e allontanando i viola e la Lazio battuta a Bologna.
In attesa della partita casalinga con l’Empoli che traghetterà i partenopei verso un’altra sosta, Di Lorenzo e compagni sono attesi da un delicatissimo impegno in Champions League: stasera (ore 18:45) al “Maradona” arriva l’Union Berlino, battuto di misura in Germania e reduce da ben 12 sconfitte consecutive.
Il tecnico di Nemours recupera Natan, squalificato in campionato, e dunque l’unico indisponibile resta Osimhen, atteso oggi a Napoli dopo un periodo di riposo in Nigeria, e potrebbe riproporre Mario Rui sull’out sinistro.
In difesa, a far coppia col brasiliano dovrebbe essere Rrahmani, visto che il centrale kosovaro dovrebbe saltare la partita con l’Empoli in quanto impegnato con la propria Nazionale nel recupero del match con Israele, rinviato per motivi purtroppo ben noti.
A centrocampo l’unico dubbio riguarda l’opportunità di far rifiatare Zielinski, con Elmas e Cajuste a giocarsi un’eventuale maglia da titolare, mentre in attacco Raspadori, Kvara e Politano sembrano oggettivamente intoccabili in questo momento.
Come per la gara di andata, anche il retour match tra Napoli e Union rappresenta il primo scontro diretto giocato in Italia tra le due formazioni: sono invece 13 i precedenti giocati a Fuorigrotta tra gli azzurri e le squadre tedesche, con i padroni di casa che hanno vinto 7 volte, pareggiando in due occasioni e rimediando 4 sconfitte.
L’ultimo ko risale al 15 Febbraio 2018, quando il Napoli di Sarri fu sconfitto dal Lipsia con un pesante 1-3 nell’andata dei sedicesimi di Europa League: al ritorno ai partenopei non bastò vincere 2-0 in Germania per superare il turno.
Il pareggio più recente tra gli azzurri e una compagine teutonica è il 2-2 del 23 Aprile 2015 ottenuto contro il Wolfsburg, che però consentì ai ragazzi di Benitez di staccare il biglietto per la semifinale di Europa League in virtù dello splendido 4-1 ottenuto in trasferta nella gara di andata.
L’ultima sfida tra il Napoli una tedesca ha visto trionfare gli uomini di Spalletti, che lo scorso 15 Marzo grazie al rotondo 3-0 ottenuto contro l’Eintracht Francoforte hanno raggiunto i quarti di Champions League, miglior risultato nella storia del club nella massima competizione continentale.
In questo caso una vittoria contro L’Union Berlino non darebbe ancora l’aritmetica certezza della conquista degli ottavi, ma senza dubbio rappresenterebbe una seria ipoteca per il passaggio del turno: è per questo che, nonostante la legge dei grandi numeri faccia tremare i tifosi più scaramantici, vincere stasera sarebbe davvero importante.