La Napoli antica:” Le scale delle meraviglie “
Le scale di Napoli sono degli antichi percorsi pedonali che congiungono le colline con il centro e la costa. I più antichi percorsi gradinati della città, il più delle volte, sono nati grazie all’interramento di torrenti o sorgenti, che un tempo scorrevano appena fuori la città.
Queste strade furono innalzate anche per collegare facilmente le varie emergenze monumentali, soprattutto religiose: monasteri, ritiri, chiese.
Sono più di Duecento le scale , tra “gradonate” e “pedamentine” storiche che percorrono Napoli. Un sistema antico , man mano abbandonato all’incuria, e che ora torna a far parlare di sé, grazie a nuove mode come il trekking urbano che rivaluta e fa rivivere questi antichi percorsi .La Pedamentina (da pedemontanus, ai piedi della collina) è un complesso sistema pedonale di suggestive discese e gradinate che collega la zona collinare di Posillipo o del Vomero fino al centro storico e al mare. Sono itinerari affascinanti o panoramici, per buoni camminatori, ideali per riscoprire angoli dimenticati della città senza dover prendere mezzi di locomozione.Da via Tito Lucrezio Caro (parco Virgiliano) si scende, ai piedi della collina di Coroglio, fino al mare, dove c’è la Gaiola (dal napoletano caiola, grotta ). I gradini scavati nel tufo si snodano tra la macchia mediterranea e l’antico borgo di case, dove sorgono, tra l’altro, importanti resti archeologici di epoca romana.Calata S: Francesco inizia a via Belvedere e taglia via Aniello Falcone e via Tasso giù giù fino al Corso Vittorio Emanuele,da qui scende alla Riviera di Chiaia proprio di fronte alla Villa Comunale.
La pedimentina di San Martino è tra i più antichi camminamenti della città, con i suoi 414 scalini collega la Certosa di S. Martino al centro storico della città passando per Corso Vittorio Emanuele,scendendo dietro l’ospedale militare per immettersi poi sulle rampe di Montesanto.
Le rampe del Petraio prendono il loro nome dalla consistenza pietrosa del territorio su cui sono nate, collegano il quartiere del Vomero a quello i Chiaia. Le scale partono da via Annibale Caccavello fino al Corso Vittorio Emanuele per giungere poi alla chiesa di S. Carlo alle Mortelle .Da qui poi c’è una doppia possibilità di discesa ,o si prosegue per i gradoni di S. Maria Apparente, la salita Vetriera per poi prendere le Rampe Brancaccio per arrivare a via dei Mille e via Filangeri, oppure si prendono i gradoni di Chiaia che scendono appunto fino a via Chiaia. Infine ulteriori rampe vennero costruite nei secoli avvenire,fino al XX secolo come ad esempio quelle della zona dei Miracoli, della Salita Miradois, Pendino Santa Barbara, uno dei vicoli medievali maggiormente caratteristici di Napoli, poco più di 70 gradini fra piazza Bovio (che corrisponde alla antica zona portuale) e Banchi Nuovi.