Trama: …Un topo circondato da tante prelibatezze che, non sapendo quale scegliere resta a bocca asciutta; due tori vanitosi che annoiano le mucche; un uomo che ha tanta fretta da non sapere dove sta andando: le “28 storie per ridere” si presentano. Ursula Wölfel riunisce in questo libro un’insieme brillante di racconti umoristici basati sul nonsense, con tratti surrealisti ma che invitano il lettore a riflettere sulla loro logica interna. Per quanto inverosimile e stramba appaia ogni avventura, i lettori finiscono per sentirsi solidali e comprensivi nei confronti degli strani comportamenti dei personaggi del libro. Questa raccolta fa parte di una trilogia di mini racconti inaugurata con “27 historias para tomar la sopa” e completata con “29 historias disparatadas” pubblicati da KALANDRAKA in castigliano, galiziano e portoghese. Si tratta di un genere che cattura l’attenzione del pubblico infantile, a maggior ragione in questa edizione arricchita con le illustrazioni di João Vaz de Carvalho. Ogni storia alimenta l’immaginazione del lettore con lampi di genio e lo conduce in un mondo dove tutto è possibile.
Kalandraka Edizioni
Recensione: Questa volta non mi sono trovata tra le mani il classico albo illustrato, ma ho letto ai miei figli una raccolta di storie i cui eventi sono surreali e portano sempre ad una morale. Una storia per pagina, un’illustrazione per pagina dove gli uomini e gli animali appaiono abbastanza “stupidotti” e fanno cose senza senso o senza pensare.
A dire il vero A. & R. non ne sono rimasti molto entusiasti perché abituati a seguire le narrazioni tramite le tavole che certamente rendono l’avventura più divertente. Ho tenuto a precisar loro che, in questo caso, le parole scritte e l’unica immagine presente per ogni storia dovevano dare il via all’accensione dell’interruttore che da la spinta alla fantasia. Sono racconti da ascoltare con gli occhi chiusi, immaginando tutto ciò che accade. Così facendo, il loro punto di vista è cambiato: se, inizialmente, a storia terminata mi chiedevano: “Ok, ma allora?”, dopo il mio suggerimento li vedevo sorridere e fare battute commentando ciò che l’episodio gli ha insegnato.
Sicuramente non lo consiglio ai lettori più piccini che hanno la necessità di vedere immagini per seguire una storia, ma è adatto ai più grandicelli che riusciranno a sviluppare con la loro mente l’estrema concisione dei racconti.
Ursula Wölfel
(Duisburg, 1922 – Heidelberg, 2014)
Dopo aver studiato filosofia, psicologia e storia tedesca a Heidelberg, e in seguito alla fine della II Guerra Mondiale, inizia a lavorare come insegnante di sostegno nelle scuole. Intraprende lo studio della pedagogia e diventa docente presso una scuola per bambini con bisogni educativi speciali. Il suo primo libro per l’infanzia risale al 1959 e col tempo è divenuta una delle autrici del panorama letterario infantile più apprezzate. Dal 1972 ha fatto parte del PEN Club. Nel corso della sua vita ha ricevuto numerosi riconoscimenti tra cui nel 1991 lo Jugendliteraturpreis, il Premio Tedesco per la Letteratura Giovanile, per l’insieme della sua opera.
João Vaz de Carvalho
(Fundão, Portugal, 1958)
Ha studiato pittura con Vasco Berardo a Coimbra, tra il 1981 e il 1984. Dal 1988 ha collaborato con riviste come Marie Claire, Cosmopolitan, Exame, Gentleman, Pais & Filhos e Diário de Notícias/Notícias Magazine. Ha illustrato libri per bambini e copertine di libri per editori quali Caminho e Presença. Le sue opere sono state presentate in numerose esposizioni. Nel 2005 è stato premiato alla Biennale Internazionale di Illustrazione a Barreiro, Portogallo.