Per molti salernitani, è un pezzo di storia, un imponente guardiano che si erge tra le strade e i palazzi del centro cittadino: parliamo dell’antico acquedotto medievale di Salerno, conosciuto come il Ponte dei Diavoli e situato sotto la collina Bonadies ai piedi del Castello Arechi, ritenuto ancora oggi da alcuni superstiziosi un luogo da cui stare alla larga, soprattutto nelle ore notturne, quella che a prima vista appare come un’imponente struttura composta da archi e pilastri è stata nei secoli scorsi oggetto di diverse leggende, la più famosa delle quali vorrebbe che la sua costruzione sia merito di un patto tra l’alchimista Pietro Barliario e, il Diavolo.
Secondo un’antica leggenda, lo “stregone” ed esperto di chimica Barliario aveva un rapporto molto stretto con il maligno il quale ricambiava questa stima con diversi favori, tra i quali anche il potere di sedurre tutte le donne più belle della città. L’alchimista chiese al suo “amico “anche il favore di costruire l’intera struttura dell’Acquedotto in una sola notte. Il Diavolo accetto chiedendo però qualcosa in cambio, Barliario accettò proponendo al diavolo di far sua l’anima di chi fosse passato sotto il ponte dopo il tramonto. Ed è proprio per questo motivo che ancora oggi, secondo la superstizione popolare salernitana, bisogna stare alla larga dal Ponte dei Diavoli tra il tramonto e l’alba, perché sotto quegli archi ci sarebbe il maligno pronto a ghermire l’anima del malcapitato.