E’ risaputo ormai che la Campania è davvero terra di grandi artisti, (esordienti e non.) e non serve certo questo articolo a ricordarlo; basti pensare a nomi come Totò, Massimo Troisi, Raffaele Viviani, e moltissimi altri ancora. Ciò che però accomuna davvero un po’ tutti questi grandi artisti, in effetti, è solo una cosa: “La Passione“. La passione che si mette nel proprio mestiere, ma ancor prima nel proprio hobby; quella forza interiore che spinge a dare sempre il massimo, e con sempre maggior impegno e dedizione, al fine di offrire agli altri un qualcosa di unico nel suo genere; e non importa se questo qualcosa è piccola come una frase, o grande come un opera… è pur sempre “Unico“. Questa settimana voglio, attraverso questo nuovo artista, farvi riscoprire l’essenza di ciò che è unico.
Questa settimana vi voglio presentare Nicolò Annibale. Un ragazzo Campano che ha inciso un disco di canzoni, ma che hanno questa piccola peculiarità di essere uniche nel “proprio genere.” All’interno di questo disco, di queste canzoni non si sente mai due volte la stessa sonorità, o la stessa parafrasi testuale, potremmo dire. E’ come, per darvi un idea visiva, una giornata al parco vicino al lago durante un pic-nic estivo. Scorre tutto davanti agli occhi, ma in modo diverso; si riesce a sentire proprio la natura che ci circonda….ed è la stessa identica cosa per questo disco. Sono canzoni che ci mettono a nostro agio, ma nel mentre si insinuano nella nostra testa ed ancor più dentro nella nostra coscienza.
Credo che questo tipo di musica andrebbe molto più valorizzato; perché c’è una qualità intrinseca che merita di essere esposta al pubblico…e non parlo di fini commerciali (che magari anche possono essere importanti); parlo proprio della possibilità di lasciare la propria coscienza aperta al mondo, per qualche secondo, senza rischiare che si sporchi con tutto il marciume quotidiano. E lo dico da giornalista; anche noi a volte, sempre alla ricerca del “pezzo da classifica”, dovremmo aprirci maggiormente a questi tipi di esperienze. La musica è anche questo; è una bella esperienza sensoriale da provare, da gustare e da conservare interiormente anche solo per stare meglio noi stessi.
Ecco, dopo vari approfonditi ascolti, ciò che ci siamo detti io e il caro Nicolò.
Buona Lettura
Giuseppe
- La prima domanda è un po’ di rito per tutti gli amici che passano di qui a raccontarsi a noi; chi è Nicolò Annibale? Nicolò Annibale è un cantautore napoletano, studente di lettere moderne che prova fare delle sue due passioni (la musica e la letteratura) la sua vita.
- Com’è nata questa tua passione per la musica, e come mai hai scelto di essere un autore solista? La passione per la musica è nata grazie a mio padre, che da piccolo, ogni domenica, mi svegliava con lo stereo acceso e un cd sempre diverso. Da qui è nato il mio amore verso la musica, che poi è cresciuto tramite lo studio del canto e della chitarra. La scelta di dedicarmi al progetto da solista è nata dopo varie esperienze andate male con diversi gruppi, quindi iniziata l’università, dopo l’esperienza con i Kòcore (il primo gruppo con cui ho iniziato a suonare alcuni pezzi di ”Ce voglio credere”) ho dato il via a questa esperienza da solista, iniziando da qualche apertura per poi arrivare alle prime serate “mie”.
- Ho ascoltato il tuo album, e l’ho sentito molto caldo, molto intenso, molto “intimo” potrei dire. Ci sono delle frasi quasi emblematiche; come fossero delle vere e proprie chiavi di lettura. Cosa cerchi di trasmettere a chi ti ascolta in generale, ma soprattutto a chi ti incontra per la prima volta? Con la mia musica cerco di trasmettere tutto quello di cui, spesso, non so parlare se non con le mie canzoni. Cerco di trasmettere quello che leggo, quello che studio e quello che sono, senza troppi giri di parole ma semplicemente dicendo quello che penso. Ci sono molte frasi quasi emblematiche perché portano molto spesso a dei veri e propri punti interrogativi su quella che è la vita di tutti i giorni. Non parlo di cose lontane, ma di realtà che potrebbero accomunare tutti noi, dal viaggio alle parole, dall’amore al sogno. In conclusione con “Ce voglio credere” cerco di trasmettere speranza e quanto, nella vita, sia importante portare avanti un sogno, una passione e lottare per raggiungerli, poiché se ci pensi, senza un sogno in cui credere, una passione da portare avanti o degli obiettivi da raggiungere saremmo persi. Non credi?
- Nel 2016 è uscito il tuo primo album “Ce voglio credere”; ad un anno io ti chiedo: quali somme possiamo tirare ad oggi? Come credi stia andando questa prima uscita ufficiale? Il primo anno dell’album è stato un anno intenso, pieno di soddisfazioni ma anche di difficoltà che però sono servite a capire e a scegliere le strade “giuste” da seguire. Ad oggi ritengo che sia stato un anno bello ma allo stesso tempo brutto, poiché ti ritrovi a confrontarti con tante cose a cui prima non pensavi. Al netto delle cose però l’album sta portando i suoi frutti e fortunatamente mi sta facendo suonare tanto.
- Da poco hai concluso tre date in cui hai portato la tua musica in giro per locali per festeggiare questo primo compleanno di “Ce voglio credere”…com’è andata? Come ha reagito il pubblico? Sono state tre date emozionanti poiché il primo compleanno del primo album non si dimentica mai. Il pubblico è stato vario ed è stato anche bello rivedere persone nel pubblico che più volte sono venute a sentirmi oltre agli amici che spesso mi seguono in questo percorso.
- Dopo un primo passo che, al di là del risultato, ha una sua imponenza ti chiedo ora quali saranno i tuoi progetti futuri? Ora stanno iniziando i lavori per il nuovo album che dovrebbe uscire nella primavera del 2018, con nuove idee e nuovi obiettivi e con tante nuove cose da dire. Anche in questo percorso sarò affiancato dall’amico Fabrizio Fedele con cui ho lavorato anche a “Ce voglio credere”.
- Ultima domanda: Dove e quando i nostri amici lettori potranno venire a sentire la tua musica? Sabato 1 Luglio sono all’Ubiq di Sala Consilina (Salerno) e a breve arriveranno nuove date estive che potranno trovare sulla mia pagina Facebook
- Grazie della disponibilità, e del tempo concessoci. Grazie a te !
Dopo questa piacevole chiacchierata ogni altra parola sarebbe superflua, in quanto c’è la voglia di ascoltare queste canzoni, e questo ragazzo. Io l’ho fatto…e non vi nascondo che l’ho fatto dopo averlo sentito parlare. Sapete…è facile usare bei termini, concetti preparati, fare bella impressione quando si parla; ma la musica..quella NON MENTE MAI! Quando ho ascoltato il disco e ho ritrovato tutto quello m’era stato detto sono stato piacevolmente colpito; ma cosa ancora più bella è stata provare, attraverso queste canzoni, le sensazioni che vi ho descritto in apertura. Un disco, ma più in generale un autore, che merita un futuro ampio e radioso. Sono parole che, a mio modesto avviso di ascoltatore ed appassionato di musica, possono davvero avere un bel seguito…nella vita di tutti i giorni, e nella vita intima con la propria coscienza.
Vi linko i maggiori contatti per seguire questo grande ragazzo, e mi raccomando seguitelo che non ve ne pentite. Potrete trovarlo in Facebook, su Twitter ed in Instagram.