Come ampiamente spiegato già negli scorsi mesi dai virologi, sulla base delle evidenze medico-scientifche, la copertura vaccinale è l’unico strumento che abbiamo per arrestare, in maniera stabile, la diffusione del contagio da Coronavirus che ormai imperversa da oltre un anno. Purtroppo, come sappiamo, la campagna di somministrazione dei vaccini ha subito un forte rallentamento, in Italia come negli altri paesi dell’Unione, per via dei ritardi nei rifornimenti da parte delle cause farmaceutiche. Ieri, la Pfizer ha firmato un accordo per fornire 10 milioni di dosi entro luglio e speriamo che questa volta non ci siano ulteriori intoppi. A ciò si è aggiunta, negli scorsi giorni, la sospensione, con tutte le polemiche scaturitene, del vaccino AstraZeneca, in oltre 20 paesi europei, dopo le segnalazioni relative a eventi avversi ritenuti sospetti. Tuttavia, a tal proposito, a patire, tra gli altri, dal contributo della professoressa Ilaria Capua, direttrice dell’UF One Health Center, sono arrivate rassicurazioni sulla validità e sulla sicurezza dell’Astrazeneca in quanto esso non ha alcuna correlazione con i decessi verificatisi successivamente alla sua somministrazione. Anche l’Ema, Agenzia eurepea del farmaco, ha ribadito a chiare lettere che i vantaggi del vaccino sono netti e che non esiste nessun riscontro reale di effettive complicazioni.
Ciò detto, dobbiamo quindi assolutamente essere fiduciosi nella scienza. Il vaccino è la nostra speranza per poter tornare a vivere, insieme, con serenità.
È da accogliere con estremo entusiasmo, dunque, la notizia dell’inizio delle vaccinazioni anche dei pazienti oncologici ed ematologici dell’Istituto dei tumori Pascale di Napoli. Dopo gli ultraottantenni e le categorie professionali più esposte, la Regione Campania ha dato allora il via pure alla vaccinazione, con il Pfizer, dei pazienti più fragili. Raffaela è il nome della prima paziente oncologica a essere stata vaccinata in regione. Ieri, alla presenza anche del presidente Vicenzo De Luca, sono state sessanta le dosi somministrate e lunedì prossimo si continuerà con le vaccinazioni degli altri pazienti più fragili che sono seguiti dal Pascale e che rientrano nelle tabelle ministeriali di riferimento del Ministero della Salute.
Per quanto riguarda i soggetti interessati, essi sono stati individuati direttamente dagli oncologi che che li hanno in cura e che conoscono bene le loro problematiche e li hanno quindi segnalati alla direzione medica di presidio la quale, a sua volta, ha trasmesso l’elenco al numero verde del Pascale. Gli operatori del nosocomio hanno pertanto contattato i pazienti e li hanno invitati a vaccinarsi. L’ospedale raccomanda quindi di non chiamare direttamente agli uffici, in quanto è questa appena descritta la modalità di accesso.
“L’andamento del contagio al momento attuale non consente distrazioni di sorta. Questi cittadini estremamente fragili non possono aspettare. Voglio ringraziare tutti gli operatori che in questi mesi sono sempre stati in prima linea per il contrasto alla pandemia e per proteggere le categorie più fragili e per quanto stanno facendo in questa lotta contro il tempo. Un grazie anche e soprattutto alla Regione che si è impegnata per accelerare la vaccinazione ai pazienti più vulnerabili”. Queste le parole del direttore generale dell’Istituto, riportate dall’Ansa.
La pandemia, chiaramente, è un problema che ci coinvolge tutti ma tutelare, al più presto possibile, le persone che hanno già altre patologie particolarmente delicate, e che le espongomo a maggiori rischi, è assolutamente necessario.