Fino al 25 Novembre al Teatro Bellini di Napoli sarà in scena “Fronte del Porto“, adattamento teatarale del celebre film di Elia Kazan che nel lontano 1954 portò a casa ben otto Oscar, consacrando un giovane Marlon Brando. Alessandro Gassmann cura la regia del riadattamento teatrale, ad opera di Enrico Iannielllo, di quello che nasce come un romanzo d’inchiesta, nella Napoli degli anni 80, dove la malavita organizzata controllava le zone portuali, scandendone ritmi e miserie.
Lo spettacolo inizia con un omicidio e il tradimento del protagonista ai danni di un suo amico, reo di aver fatto la cosa giusto con le persone sbagliate. Da quel momento si intrecciano le storie che gravitano attorno al porto, in un susseguirsi di emozioni e tragedie, eroismi e vigliaccherie, silenzi che fanno rumore e urla che spronano la giustizia. La bravura di Alessandro Gassmann alla regia, è quello di essere riuscito nel complicato intento di trasportare e modernizzare una storia che non ha tempo, la forza vigliacca di chi comanda contro la voglia di rivalsa di chi deve sopravvivere a leggi che non si è scelto.
Il tutto è condito da dieci interpreti che hanno la rara capacità di catturare l’attenzione del pubblico, in un continuo cambio di scenografie e situazioni, l’amore, la morte, l’ingiustizia, la rivalsa. Un ritmo incalzante dove al centro di tutto c’è il dubbio del protagonista, diviso fra la “famiglia” e l’amore, fra una vita tranquilla e la scelta di fare la cosa giusta. Quando il sipario si chiude definitivamente c’è un istante di silenzio, poi lo scroscio di applausi che scioglie qualisiasi dubbio, anche questa volta Gassmann è riuscito a fare centro, con la solita professionalità e semplicità che da sempre lo contraddistingue.
Una mensione speciale siamo obbligati a farla per Ernesto Lama, che è riuscito alla perfezione a incarnare il classico “guappo” senza scrupoli, perfetto nella mimica e nei tempi teatrali. Per i più distratti vogliamo anche segnalare che questa piccola perla rara è il frutto della collaborazione del Teatro Bellini e del Teator di Catania,che ne hanno curato la coproduzione. In definitiva, avete tempo fino a fine Novembre per uno spettacolo che vi lascerà senza fiato.
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