Cosa potrebbe succedere se all’improvviso nel classico presepe qualche pastore iniziasse a parlare napoletano? E se gli stessi pastori portassero scompiglio e ilarità? Sicuramente ci ritroveremmo dinnanzi ad un’assoluta comicità. La Cantata dei pastori, ovvero due ladroni a Betlemme, spettacolo in scena al Teatro Politema di Napoli, unisce la più classica e sacra delle rappresentazioni alla ancora più classica mimica e teatralità napoletana. Lo spettacolo vive dell’immensa bravura dei suoi protagonisti e dei dialoghi che,dall’esordio di fine seicento, si sono modificati nel tempo, evolvendosi. Il semplice viaggio della Vergine Maria e del suo sposo, Giuseppe di Betlemme, l’incontro con i personaggi classici in cui la coppia si imbatte lungo il cammino, è arricchito dalla presenza dei due protagosti, Razzullo e Sarchiapone, rispettivamente interpretati :da uno straordinario Peppe Barra ed un’eccezionale Rosalia Porcaro, che corrispondono alle classiche maschere della commedia napoletena, personalità alla ricerca della sopravvivenza per placare la loro fame atavica.
La rappresentazione è valorizzata dall’esibizione del corpo di ballo e dall’orchestra del Maestro Luca Urciolo, che da vita a musiche del repertorio classico. Peppe Barra, protagonista e regista da numerosi anni, è divenuto un simbolico padrone di casa, magistrale e perfetto nel suo ruolo, che sembra creato appositamente per esprimere la sua bravura attoriale. Ha avuto partners numerosi, come l’inimitabile Concetta Barra e l’attuale Rosalia Porcaro, che riesce con le sue abilità artistiche, ad affascinare il pubblico. Ancora oggi una rappresentazione del teatro barocco napoletano che vive di vita nuova e ci dà la possibilità di ripercorre il biblico cammino per tutto il periodo natalizio. Uno spettacolo da non perdere, se ancora non siete riusciti a vederlo.Uno spettacolo da rivedere, perchè “La cantata dei Pastori” è un classico simbolo natalizio.