La band cremonese dei Diskanto ha pubblicato “Temerari sulle macchine volanti” , nuovo ed interessante album che vede la collaborazione di alcuni artisti come Melissa Fontana (Il lanciatore di coltelli), Omar Pedrini (Ci credi ancora), Franco D’Aniello dei Modena City Ramblers (Zep), Roberto Cipelli, pianista storico di Paolo Fresu(Povero tempo nostro). Otto brani inediti e un omaggio a Gianmaria Testa (Povero tempo nostro), confezionano un progetto dalla notevole maturità artistico-musicale, in cui l’incontro tra il mondo del cantautorato e quello del garage rock. con sfaccettature di grunge e rhythm’n’blues, danno vita a canzoni che parlano di amore per la vita, sete di relazione umane e di denuncia civile. Questo album rappresenta l’evoluzione di composizione e approccio che danno il via al lavoro di due anni che porta i suoi frutti: “Temerari sulle macchine volanti”, registrato e mixato all’Elfo Studio di Tavernago (PC) da Alberto Callegari, masterizzato a Torino da Simone Squillario con la supervisione ai suoni di Giorgio Bodini.
Un album bellissimo, che sancisce il riavvicinamento della band, e che pone i Diskanto ai vertici della musica rock/grunge italiana. Talento, passione, energia, ci vedo tutto questo nei loro brani. Tante collaborazioni importanti e preziose, un’amicizia lunga una vita con Omar Pedrini, e tanto ancora da dirci attraverso musica e testi. Mentre li ascoltiamo facciamo due chiacchiere con loro.
Grazie mille per il complimento e un saluto agli amici di Senza Linea.
“Temerari sulle macchine volanti“ è un disco che prova a trattare tante tematiche usando il linguaggio della poesia in musica, ma il cui filo conduttore è l’osservazione critica dello stato delle relazioni tra gli esseri umani oggi. “Il lanciatore di coltelli” è una delle canzoni in questo senso più rappresentative del disco. È la metafora di un individuo che non riesce a costruire relazioni profonde con i suoi simili, preferendo restare in superficie, mostrando le sue abilità e non andando mai in profondità, per timore di mostrare la propria fragilità e denudarsi al cospetto dell’interlocutore. È purtroppo un modello relazionale che ci sembra sempre più diffuso.
Molte collaborazioni: a chi siete più legati? Chi vi ha dato più energia?
I Diskanto intendono da sempre la musica come un laboratorio aperto di relazioni e di contaminazioni tra persone e tra artisti. Sono molti i musicisti con cui abbiamo in questi anni strutturato amicizie ed a cui abbiamo poi chiesto di lasciare traccia del loro affetto e della loro creatività dentro alle nostre canzoni. Nei nostri album hanno cantato e suonato Piero Pelù, Cesare Petricich dei Negrita, Mauro Sabbione dei Matia Bazar e dei Litfiba, Franco D’Aniello dei Modena City Ramblers, e molti altri…
Tra tutti forse l’artista che più è entrato in sintonia con noi è Omar Pedrini, che da sempre va dichiarando che i Diskanto sono stati fonte di ispirazione per i Timoria e per il loro rock cantato in italiano. Ancora oggi capita di suonare sugli stessi palchi con lui e l’energia resta la medesima di allora.
Dopo 20 anni avete deciso di tornare insieme. Cosa vi ha riavvicinato?
L’amicizia e la passione per la musica. La sensazione che ciò che avevamo ancora dentro da raccontare fosse attuale.
Avete ripreso ad esibirvi? Quali sono i vostri prossimi impegni?
“Temerari sulle macchine volanti” è uscito il 5 dicembre 2019. Subito dopo era pronta una piccola tournée promozionale. Siamo riusciti a fare solo la prima data in un locale di Brescia, andata benissimo, e poi l’emergenza sanitaria ha stroncato anche per noi, come per tutti gli altri, le esibizioni dal vivo.
Stiamo cominciando ora a promuovere nuovamente l’album, sperando di poter ricominciare anche a suonare dal vivo.
Abbiamo una gran voglia di mostrare a tutti come le canzoni del disco conservino intatta anche sul palco tutta la loro energia e incisività. Speriamo che anche il pubblico possa darcene conferma.
Riuscirò a vedervi in Campania?
Sarebbe bellissimo! Abbiamo diversi amici e fan da quelle parti… Procurateci un paio di date e noi verremo di corsa! A prestissimo allora! Un abbraccio da Fausto, Ste, Loris e Turo