Marianna Vitale vince il premio Chef Donna 2020 assegnato dalla Guida Michelin. Forse avrete già sentito parlare del ristorante SUD di Quarto, in provincia di Napoli, al quale fu assegnata una stella Michelin nel 2012 cioè dopo soli 3 anni dalla sua inaugurazione. Il merito fu della chef Vitale che ha deciso di scommettere in una zona lontana dai circuiti turistici ma sicuramente più tranquilla della vicina Pozzuoli.
La passione di Marianna è sempre stata la cucina, nonostante la laurea conseguita con lode in Lingua e Letteratura spagnola. Questa passione l’ha portata a lavorare presso il prestigioso Palazzo Petrucci, prima dell’apertura del suo ristorante. Successivamente nacque SUD, nel 2009, dapprima pensato come un semplice wine bar ma diventato poi un vero e proprio fiore all’occhiello della zona flegrea. Fanno parte del menù i piatti tipici partenopei, rivisitati in senso moderno ma senza perdere la loro genuinità.
Grazie alla sua forte personalità e alla capacità di regalare prestigio alla cucina partenopea, Marianna Vitale rappresenta un’eccellenza del nostro territorio a livello internazionale. Non è mai venuto meno l’attaccamento alla sua terra d’origine, alle sue tradizioni e ai suoi sapori. Da buona napoletana, infatti, il suo piatto preferito è la frittata di maccheroni, fatta con ingredienti semplici ma nell’insieme assai gustosi. Già nel 2011 Marianna Vitale fu “chef emergente” de il Sole 24 Ore, nel 2012 arrivò la stella della Rossa, nel 2015 Marianna fu “miglior cuoca d’Italia” per le guide dell’Espresso e di Identità Golose, nel 2017 Identità Donna di Identità Golose, poi premio Lydia Cottone “Napoli è donna” 2018 e, più di recente, Sud Ristorante ha ottenuto il riconoscimento come migliore Proposta di Pasta per le guide del Gambero Rosso 2020.
A proposito di pasta, oltre alla bontà c’è sempre un significato particolare ad accompagnare i suoi piatti, come nel famoso Puttanesca Ramen che unisce Asia e Napoli, piatto da lei spiegato così: “il condimento alla puttanesca era già citato in alcuni scritti dell’Ottocento ed ho voluto proporlo risalendo alle origini, pensando a come poteva essere la prima pasta alla puttanesca venduta nei vicoli di Napoli in grandi calderoni e servita in coppe, sicuramente cotta in un sugo abbondante e denso”. Questo la dice lunga sulla sua cucina fatta di sapori ma anche di collegamenti culturali, una cucina che rispecchia la sua completezza in ambito gastronomico. Imprenditrice, donna e madre, Marianna è stata selezionata dagli ispettori Michelin per la sua grande tenacia.