L’emergenza Coronavirus, come ormai è noto a tutti, ha avuto e sta avendo un fortissimo impatto sul sistema sanitario. Gli ospedali sono in affanno e riuscire a gestire i malati Covid che necessitano assistenza, in aggiunta a tutti coloro i quali hanno bisogno di cure per le altre patologie, è diventato relamente problematico. Le scene delle code delle ambulanze e delle auto dei pazienti davanti ai pronto soccorso sono molto emblematiche in tal senso, così come i casi dei ritardi nei soccorsi che, purtroppo, hanno investito molte persone e che, in questo periodo, ci sono stati restituiti dalle cronache in tutta ltalia. È per questa ragione che anche per la Campania, così come in generale per tante altre aree del Paese , sono stati fatti appelli per impiegare nella gestione della pandemia anche specializzandi e medici e infermieri già in pensione.
A questa “chiamata alle armi” – volendo usare un linguaggio bellico -, negli scorsi giorni, in provincia di Napoli, aveva eroicamente risposto anche Alfonso Durante, un infermiere di 75 anni in pensione, il quale aveva appunto deciso di ritornare a lavoro, accanto ai suoi ex colleghi, sulle autoambulanze. Esattamente come accade nelle guerre, però, i soldati che combattono, spesso, periscono sotto i colpi feroci del nemico, ed è questa la sorte che, purtroppo, è toccata ad Alfonso nella battaglia, sul fronte, contro il virus. Il settantacinquenne, infatti, è rimasto contagiato e, portato al Cotugno, in poco tempo è passato in terapia intensiva, dove è stato intubato. Per lui, sfortunatamente, le complicazioni dovute al Covid si sono aggravate al punto da portarlo a perdere la vita. Dunque, la Campania piange un eroe, un uomo che, nell’arco della sua carriera e fino all’ultimo, si è dedicato con passione, impegno, costanza e dedizione alla sua nobile professione, sempre accanto ai bisognosi e ai malati.
L’annuncio della scomparsa, due giorni fa, è arrivato sulla pagina Facebook di “Nessuno tocchi Ippocrate”, un’associazione che raggruppa diversi sanitari campani e che racconta spesso le situazioni critiche in cui si svolge il loro lavoro. Questo il post che si legge sulla pagina social: “Infermiere di 75 anni in pensione che poco tempo fa ha deciso di rientrare in servizio al 118 della Misericordia di Grumo Nevano per senso del dovere, si contagia e viene portato al Cotugno, in poco tempo passa in terapia intensiva e viene intubato. Oggi la notizia che scuote tutto il 118, Alfonso non c’è più! Il covid lo ha portato via. Si stava godendo la pensione, ma l’urlo delle persone in difficoltà durante la pandemia l’ha spinto ad indossare nuovamente la divisa dell’emergenza, questa scelta l’ha pagata cara! Il nostro messaggio di cordoglio alla sua famiglia! Il nostro appello è differente: “Sei un medico o un infermiere in pensione? Sei un soggetto a rischio…..resta a casa! Lavoriamo noi giovani per te!”
Anche i colleghi dell’infermiere si sono stretti in un abbraccio virtuale, esprimendo dolore per la perdita: “Il vero eroe di questa pandemia con la sua missione portata al termine fino al suo ultimo respiro”.