Il personaggio di Petra Delicado nasce nel 1996 dalla penna di Alicia Gimenez-Bartlett, risposta spagnola al nostro Andrea Camilleri e al commissario Montalbano. Il suo nome ossimorico fa presagire un carattere complesso e contrastante: donna dura, ma sensibile e idealista, attenta a nascondere le fragilità dietro una maschera di sarcasmo. L’ispettrice di polizia dai tre mariti e quattro figli acquisiti è altamente competente e decisa nel suo lavoro, spesso brusca con i colleghi e insofferente rispetto ai riti sociali e mondani, non ama i compromessi neppure nel privato.
Petra è presentata come una donna molto interessante, poco al di sopra dei quaranta e, in tutto il ciclo, praticamente non invecchia. Nel suo lavoro viene aiutata dal suo compagno di indagini, il viceispettore Fermin Garzón. Femminista scontrosa, progressista e decisionista lei, bonario, pratico, esperto e risoluto lui, riescono ad intendersi alla perfezione grazie alla stima reciproca e all’ironia. Una coppia formidabile, che nel corso dei romanzi passerà dai battibecchi sessisti a un rapporto di solida amicizia, innaffiato generosamente dalla birra ma anche corroborato dalla reciproca comprensione.
Alicia Gimenez-Bartlett dichiara di star scrivendo la biografia di Petra: non ci saranno casi polizieschi, né cadaveri, né delitti, ma i lettori potranno finalmente sapere qualcosa di più del suo passato, della sua famiglia, dei suoi studi, dei suoi mariti. La nuova storia uscirà non prima di un anno, un anno e mezzo.
Intanto a Genova si gira ‘Petra’, una serie interpretata da Paola Cortellesi e diretta da Maria Sole Tognazzi.
Di seguito alcuni romanzi e racconti con protagonista Petra Delicado.
Riti di morte
Prima avventura della coppia Petra Delicado, ispettore della polizia di Barcellona, e del suo vice Fermin Garzón. Petra è emersa da poco da una crisi esistenziale ed è entrata in polizia dove, in quanto donna – sostiene lei -, è stata parcheggiata negli archivi fino a questo caso spinoso e scabroso: un violentatore seriale che lascia un tatuaggio sulle sue vittime. Garzón, invece, viene dalla Spagna più interna e pigra, Salamanca, e di lui, lento, grasso, leale, carico di esperienza e di pregiudizi, ma ricco di uno spirito sorprendentemente rapido nel superarli, Petra stenta a trovare la chiave interpretativa, la via d’accesso per superare le sue resistenze a dover ubbidire a una donna.
Morti di carta
Petra Delicado, ispettrice della polizia di Barcellona, e il suo vice, Fermín Garzón, non sono due investigatori per casi delicati. Non fingono ipotesi elaborate per risolvere le loro inchieste, che sembrano sgomitolarsi dal semplice all’aggrovigliato, e forse non hanno nemmeno il fisico adatto. Ma quando corrono per le strade, le loro investigazioni si svolgono con naturalezza, imparando dagli errori, quasi da commedia poliziesca. In questo caso due investigatori “per casi delicati”, occupati nello scoprire l’assassino della giovane donna di un uomo importante, passano ai nostri due eroi una loro inchiesta: un giornalista televisivo, che si occupava di gossip è stato ucciso e Petra e Garzón devono scoprire da chi.
Il caso del lituano
In una breve nota a questo libro, Alicia Giménez-Bartlett spiega ai suoi lettori la scelta di una forma narrativa inusuale per lei come il racconto. Queste brevi inchieste di Petra Delicado e del suo vice Garzón le erano state commissionate dal quotidiano “El Mundo ” che le pubblicò nelle settimane centrali del mese di agosto. E forse al mescolarsi della scansione quotidiana, insieme alla familiarità con la forma romanzo questa raccolta deve l’interesse e l’originalità. Ciascuno dei racconti sviluppa un soggetto complesso, quasi base di un romanzo indipendente. Eppure al contempo le tre inchieste scorrono fluide l’una dentro l’altra, come un giorno segue l’altro senza dare il senso di una rigida separazione.
Gli onori di casa
L’omicidio del signor Siguán è quello che Petra Delicado chiama con fastidio un “caso freddo”. Cinque anni prima, l’affermato imprenditore tessile Adolfo Siguán era stato ucciso nell’appartamentino dove celebrava il suo vizio: le giovanissime prostitute, preferibilmente prese dal marciapiede. Ai tempi, la sentenza era stata sbrigativa: rapina con morto ad opera del protettore della prostituta con la complicità di lei. Ma, adesso, quando l’ispettrice della Policía Nacional con il suo vice Fermín Garzón, riaccende con scetticismo la macchina investigativa, le basta togliere un poco di polvere dalle vecchie carte per rendersi conto di alcune incongruenze. Soprattutto, resta enigmatico l’assassinio dell’assassino. All’inizio Petra e Fermín, battono pigri le piste consuete. Ma un incidente, cruento e spietato, fa capire che c’è qualcuno che segue Petra. E questo qualcuno squarcia improvvisamente lo scenario, legando il delitto all’intricato registro degli affari di Siguán che si scoprono connessi alla criminalità italiana trapiantata nella capitale catalana. E quindi a Roma che prosegue la partita. Ed è in questa specie di Vacanze romane, omaggio dell’autrice a un paese che ama, che tutta la forza comica tipica dei gialli della Giménez-Bartlett, si dispiega. Le sue storie, senza essere tinte di altro colore che non sia il noir, senza attenuare malinconie e frustrazioni dei personaggi, riescono a scatenare umori leggiadri di commedia.
Sei casi per Petra Delicado
Sei inchieste vecchia maniera, senza risparmio per le suole delle scarpe; frugando nei barrio di Barcellona; mimetizzandosi negli ambienti cittadini luccicanti o miserabili; entrando nella discrezione delle case e nei segreti dei caratteri che le abitano. Protagonisti assoluti Petra Delicado, dura e femminista ispettrice della polizia di Barcellona, e Fermín Garzón il suo vice panciuto e tradizionalista. Petra e Fermín, antitetici in tutto e appassionatamente amici, sembrano impersonare i due volti della Spagna eterna. Ragion per cui, battibeccano su tutto, sulle inchieste in corso ma anche e soprattutto sul mondo intero. Inscenando una commedia dentro il poliziesco, un divertimento nella aspreza del noir, che ha fatto della lo creatrice, Alicia Giménez-Bartlett, simbolo del giallo latino. Questi sei racconti, scritti in tempi diversi, sono stati pubblicati per la prima volta in altrettante raccolte a tema di autori vari.
Mio caro serial killer
Morte, follia, solitudine in una storia nera che racconta la Spagna di oggi. La nuova attesissima avventura di Petra Delicado, l’ispettrice con più carattere e intelligenza del romanzo giallo contemporaneo.