Dopo quasi dieci anni di silenzio Bret Easton Ellis torna in libreria e stavolta si cimenta con la saggistica.
Lo scrittore e sceneggiatore statunitense è omosessuale dichiarato, critica duramente l’atteggiamento adulatorio tenuto dai media nei confronti dei gay successivamente al loro coming out, del quale ritiene principalmente responsabile la propaganda del movimento LGBT.
Il divorzio dei genitori segna in modo importante lo spirito distaccato di Ellis nei confronti delle relazioni personali e familiari, come testimoniano i suoi lavori di scrittore. La figura del padre esercita un’influenza negativa sulla sua vita, al punto che lo scrittore dichiarerà di essersi ispirato proprio al genitore alcolizzato per creare il suo personaggio più famoso e folle, Patrick Bateman.
Sicuramente un autore controverso, lo si ama o lo si odia, non vengono ammesse mezze misure perché lui di mezze misure non ne ha. Ha trattato l’ultraviolenza e il nichilismo, massacrando le superficialità americane in maniera diretta e fortissima utilizzando scene pulp e linguaggio forse un po’ troppo diretto, tutte peculiarità che lo contraddistinguono e lo rendono riconoscibile. Ha sempre ammesso la sua poca simpatia verso lo scrittore David Foster Wallace che per un po’ è stato il suo antagonista.
La sua ultima fatica ha come titolo di copertina, che già di per sé è una provocazione, “White”, bianco. L’antologia di saggi in libreria dal 16 aprile alimentando la sua fama di essere “un ragazzaccio e un rompicoglioni”.
Cosa significa “White”? E’ il colore della pelle di Bret e del privilegio che non ha sempre voluto riconoscere, ma da cui non ha mai preso le distanze. Lo scrittore ha detto al New York Times: “Stavolta non mi preoccupo. Non mi importa di quel che penserà la gente. Questo è il tipo di libro per chi vuole avere letto tutto di Bret Easton Ellis”. Si tratta di una collezione di saggi che analizza come, nella società di oggi, la libertà di parola è in pericolo. All’inizio, il titolo doveva essere White Privileged Male, visto che l’analisi dello stato di “uomo bianco privilegiato” ricorre spesso tra le pagine. Ma come Ellis ha spiegato, rimpiangendo i tempi in cui Twitter era un posto divertente proprio perché si poteva dire di tutto, un titolo del genere avrebbe potuto sembrare una specie di presa in giro. Così è diventato semplicemente White. La raccolta riunirà articoli scritti per varie riviste nel corso degli ultimi anni, riflessioni sviluppate a partire dai suoi famosi podcast e materiali inediti.
Di seguito, i suoi romanzi, molti dei quali sono diventati film.
Meno di zero
Il romanzo ha il ritmo di un video clip, la durezza dello slang giovanile alto-borghese e la forza della rivelazione. In scena c’è un gruppo di giovani e giovanissimi di Los Angeles, tutti biondissimi e abbronzatissimi, tutti viziati, ma in realtà trascurati da genitori infelici, depressi o assenti. Questi ragazzi, in vacanza prima della riapertura dei college, sperimentano tutto quello che la città offre: sesso facile, spinelli, cocaina, feste sempre più particolari, in un crescendo di amoralità e devastazione interiore che sconfina presto nell’orrore.
Le regole dell’attrazione
In questo romanzo Ellis ha collocato la vicenda in un college della costa atlantica dove si studiano le materie umanistiche, e dove tre studenti finiscono intrappolati in un curioso triangolo: Lauren, che cambia materia di studio ogni volta che cambia ragazzo; Paul, che nasconde la sua bisessualità dietro una maschera di esasperato pragmatismo; e Sean, che ostenta spregiudicatezza e cinismo per troppo romanticismo.
America Psycho
Patrick Bateman è giovane, bello, ricco. Vive a Manhattan, lavora a Wall Street e con i colleghi Timothy, David, Patten e Craig, frequenta i locali più alla moda, le palestre più esclusive e le toilette dove gira la migliore cocaina della città, discutendo di nuovi ristoranti, cameriere corpoduro ed eleganza maschile. Ma la sua vita è ricca di particolari piuttosto inquietanti e quando le tenebre scendono su New York, Patrick Bateman si trasforma in un torturatore omicida, freddo, metodico, spietato.
Glamorama
È un “modello aspirante attore” il protagonista di “Glamorama”: è bellissimo e, se manca di personalità e carisma, gli basta però uno sguardo perché una donna si convinca ad andare a letto con lui. Suo malgrado viene coinvolto in un intrigo internazionale di terrorismo, scoprendo così l’abisso di orrore e morte dietro il glamour del suo ambiente. Un’invisibile macchina da presa segue le peripezie di Victor tra due continenti, scena dopo scena, ciascuna contrassegnata da un numero in ordine decrescente, come in un film. E, come in un film, è il dialogo a trionfare.
Lunar Park
Lo scrittore maledetto Bret Easton Ellis decide di mettere la testa a posto e di sposare un’attrice famosa, una ex dalla quale ha avuto un figlio non riconosciuto. La famiglia (c’è anche una bambina, figlia di lei) va ad abitare in un elegante sobborgo del New England e Bret insegna scrittura creativa al college. Sembrerebbe una vita normale, finché l’uomo non scopre l’orrore della normalità, dell'”American way of life”: psicofarmaci per bambini, griffe, snobismi, nevrosi, adulteri e rivalità. Ma anche lapidi che spuntano nel giardino, cani che impazziscono, giocattoli che si animano… Ellis presenta un romanzo sotto forma di autobiografia semi-immaginaria, venata di caustica ironia.
Imperial Bedrooms
“Su di noi avevano fatto un film”, dice Clay. Un film tratto dal libro che un loro amico aveva scritto ispirandosi alla sua storia e a quella di Blair, Trent, Julian e Rip. Il problema è che il loro amico, Bret Easton Ellis, ce l’aveva con Clay e per questo l’aveva trasformato nel narratore “bello e stordito, incapace d’amore e di bontà” di quel romanzo intitolato Meno di zero. Ma oggi, venticinque anni dopo, Clay è tornato in città e questa volta è pronto a raccontare la sua storia in prima persona. Diventato sceneggiatore di mediocre successo, Clay è a Los Angeles per scegliere il cast dell’ultimo film a cui sta lavorando. Qui incontra gli amici di gioventù: Blair, la sua ex ragazza, si è sposata con Trent che nel frattempo è diventato un potentissimo agente delle star di Hollywood, Julian ha messo in piedi una discreta agenzia di escort, mentre Rip… Rip ha sempre fatto storia a sé. Quando a una festa incontra la giovane, splendida Rain e se ne innamora Clay precipita in una dimensione in cui paranoia e terrore sono i muri di un labirinto da cui non riesce, o non vuole, uscire. Bastano questi accenni per far intuire al lettore il gioco di specchi, rimandi e false piste con cui Ellis, mai cosi disincantato e ironico, intesse il suo inquietante racconto. Disperazione e violenza, noia e glamour, autoindulgenza e degradazione sono gli atomi costitutivi del mondo (o dell’inferno) in cui Ellis, impeccabile come suo solito, ci fa da guida.