“Pizza Margherita” è un locale della riviera di chiaia, famoso soprattutto, manco a dirlo, per il suo piatto eponimo: la pizza. Io e la mia ragazza decidiamo così di metterlo alla prova, trovandoci nostro malgrado a doverne sfatare il mito. Ma andiamo con ordine.
L’accoglienza non è delle migliori: i camerieri, lenti e freddi, ci hanno trascurato per un tempo indefinito prima di indicarci un tavolo. Per giunta, una volta accomodati non posso fare a meno di notare la sporcizia su bicchieri e posate, palesemente lavati in maniera quanto meno sommaria, come se fossero stati frettolosamente sciacquati in acqua, più che lavati. Per fortuna riusciamo a farceli cambiare.
La lentezza dei camerieri si fa sentire anche al momento di prendere le ordinazioni; alla fine portiamo a temine anche quest’ennesima colossale impresa, chiedendo una margherita con patatine per me, e un filetto di pomodoro per la mia ragazza.
Peccato che ci sia ancora da attendere: nonostante il nostro fosse l’unico tavolo a dover essere servito, aspettiamo per quasi un ora prima che i camerieri, con tutta calma, ci portino due pizze acquose, mollicce e crude. Insomma l’esatto opposto di una buona pizza, preparata come da tradizione.
Per concludere in bellezza, dopo aver consumato a fatica quella che secondo i canoni del locale – e solamente del locale – avrebbe dovuto essere una pizza, ci arriva al tavolo un conto salatissimo. Per qualche oscuro motivo infatti, vista la qualità generale, il “Pizza Margherita” sfoggia anche dei prezzi decisamente alti.
Tirando le somme, se questo locale può vantare la fama di una buona pizza è, forse, solo in virtù di una gloria riflessa; una qualità passata ma che, allo stato di cose, sembra definitivamente perduta.