Sta per terminare la seconda settimana dall’inizio della fase 2, dopo una prima trascorsa in modo nettamente meno preoccupante rispetto alle settimane precedenti. Sono infatti calati notevolmente i decessi ed i contagi, questo per quanto riguarda l’attuale situazione epidemiologica. Non tutti sembrano però rendersi conto che i dati rassicuranti di oggi sono il frutto di quasi due mesi di quarantena, e che quindi bisogna continuare a rispettare maniacalmente le regole, affinché non si ritorni in pochissimo tempo alla gravità dell’appena superata fase 1.
In Campania, più che in altre regioni italiane, l’attuale ordinanza del governatore De Luca prevede ancora norme rigide, come l’obbligo della mascherina in tutte le attività quotidiane, oltre a quello ormai ovvio del distanziamento sociale. Sono stati effettuati controlli a campione su chi, proveniente da altre regioni, è potuto tornare in Campania per raggiungere la propria residenza. I controlli, ancora in corso, consistono in primis nella misurazione istantanea della temperatura corporea, e successivamente nel test rapido. Chi risulta positivo al test rapido, viene poi sottoposto anche al tampone, l’unico test attendibile. A partire da Lunedì 11 Maggio è possibile anche, per i residenti, raggiungere Ischia, Capri e Procida; è vietato, però, raggiungere le isole con mezzi propri ed i controlli, effettuati un’ora prima dell’imbarco, sono in questo caso ancora più meticolosi. Non è infatti consentito l’imbarco a chi presenta una temperatura corporea superiore ai 37,5° e a chi risulta positivo al test rapido, senza alcuna possibilità di raggiungere la propria residenza, neanche garantendo l’isolamento sociale per 14 giorni. Intanto il presidente della Regione Campania fa sapere che inizieranno da Ariano Irpino gli screening sierologici per la ricerca degli anticorpi al Covid-19. Si tratta di un esame che permetterà di sapere se si è mai venuti in contatto col virus, senza però specificare se si è ancora o meno positivi. Successivamente, infatti, verranno effettuati i tamponi a coloro che risulteranno positivi al test sierologico.
Tuttavia, nonostante i serrati controlli e soprattutto nella città di Napoli, si assiste troppo spesso ad uno scenario che sembra ormai essere fuori controllo: il funzionamento dei trasporti pubblici non è sufficiente a garantire il distanziamento sociale tra un passeggero e l’altro, traffico e smog hanno ripreso la loro solita attività d’inquinamento acustico ed ambientale, le strade sono di nuovo sporche, proprio adesso che la pulizia e l’igiene sarebbero necessarie, più di prima, alla sicurezza sanitaria dei cittadini. Ed inoltre, come se il peggio fosse ormai alle spalle, a partire dal 18 Maggio si prevedono ulteriori allentamenti delle misure restrittive, potrebbero addirittura essere anticipate alcune riaperture che inizialmente erano state rinviate al mese di Giugno. A tal proposito il sindaco Luigi De Magistris, tramite i suoi canali social, ha voluto lanciare un appello ai napoletani, eccone un estratto:“In questa prima settimana di fase 2 ho girato per le strade. Tantissimi napoletani indossano le mascherine e rispettano il distanziamento fisico, però non tutto va bene: si sono viste persone senza mascherine e numerosi assembramenti. I controlli, da me richiesti nelle sedi competenti, non sono sufficienti. Ho chiesto di concentrarli soprattutto sugli assembramenti di persone, invece che sui controlli individuali, ai motorini, alle autovetture, oppure alle attività produttive. Faccio l’ennesimo appello ai napoletani per non gettare all’aria i risultati raggiunti sinora con condotte esemplari”.
Con queste parole sembra che il sindaco di Napoli voglia finalmente coadiuvare il lavoro estenuante che la Regione porta avanti da circa due mesi, mettendo quindi da parte le critiche e le polemiche. Fin dall’inizio della pandemia, infatti, il presidente De Luca ha più volte fatto appello ai sindaci dei singoli comuni, chiedendo loro un supporto concreto per la gestione collettiva dell’epidemia sul territorio campano. Purtroppo, però, egli non ha ottenuto subito l’aiuto desiderato, ed anzi, talvolta si è assistito a competizioni poco utili alla risoluzione di serie ed urgenti problematiche sociali. Speriamo che non sia troppo tardi per collaborare, stavolta però in maniera costruttiva.