Il fusto del capello è costituito dalla corteccia, che svolge funzione di sostegno, e dalla cuticola formata da strati di cellule cornificate che la avvolgono fornendole protezione. Le caratteristiche visive e tattili del capello dipendono proprio dalla condizione della cuticola. Quest’ultima può essere danneggiata da un’esposizione eccessiva ad agenti esterni quali cloro, tensioattivi, tinture e permanenti.
Qualsiasi sostanza capace di restituire ai capelli bagnati e asciutti lucentezza, pettinabilità effetto anti-statico morbidezza può essere definita un condizionante, ovvero un balsamo per i capelli. Il trattamento cosmetico della fibra capillare offre risultati visibili immediati. Diversi sono i prodotti del tipo leave-in (da non risciacquare) o rinse off (a risciacquo): balsamo, impacco, maschera. Dal punto di vista formulativo si tratta di emulsioni fluide leggermente acide o neutre arricchite in diversi principi attivi, di cui i più efficaci sono quelli a base di collagene, cheratina e di cheratina della seta che lasciano sui capelli un film protettivo. Allo stesso scopo si impiegano gli amminoacidi ed il sodio PCA.
La formula di un balsamo in crema prevede l’utilizzo di alcoli grassi per fornire consistenza e condizionare il capello. Molto usati anche i derivati siliconici grazie all’elevato potere lubrificante e filmogeno. Il pantenolo lubrifica senza rendere grassi i capelli e migliora lucentezza e pettinabilità. Molecole idrofile piccole quali la glicerina penetrano la cuticola idratando il capello e aumentandone il volume. La funzione dei condizionanti è quella di incrementare lucentezza e volume, ridurre la carica elettrostatica, migliorare la pettinabilità, districare, conferire morbidezza e idratazione. L’attività è dovuta a sostanze aventi cariche elettriche positive (il cui capostipite è stato l’aceto) o privi di carica (siliconi fluidi, pantenolo, glicerolo). Per esercitare la sua funzione il condizionante deve essere adsorbito sulla superficie del capello e rimanerci in parte dopo il risciacquo. Tale proprietà viene definita sostantività e dipende da fattori intrinseci alla molecola come carica elettrica, rapporto tra gruppi polari e apolari, peso molecolare, pH e punto isoelettrico della superficie del capello.
Il balsamo si stende sui capelli umidi con l’aiuto di un pettine a denti larghi e si lascia in posa , quindi si risciacqua per eliminare i residui che renderebbero la capigliatura pesante e opaca. Per i capelli fragili, secchi e sottili è più indicato l’impacco da fare una volta a settimana prima dello shampoo, poiché nutre in profondità e ammorbidisce in maniera più decisa. E’ in crema a base di sostanze nutrienti come il midollo di bue, placenta e olii vegetali(ricino, cocco, lino, mandorla).Se ne distribuisce una piccola quantità sui capelli umidi quindi si avvolge con un asciugamano asciutto e si scalda la testa con il phon poi si risciacqua con acqua calda. Per dare più idratazione e conferire nutrimento si può fare una maschera da applicare un paio di volte la settimana prima o dopo lo shampoo. Le più indicate sono a base di elastina, di collagene, di cheratina, che rinforzano, ristrutturano, nutrono in profondità ,rivitalizzano la capigliatura. Si distribuisce il prodotto sui capelli umidi con un pettine e si lascia in posa. Per favorire l’azione si avvolgono i capelli con carta stagnola e si scalda con il phon poi si risciacqua con acqua tiepida:esistono anche maschere senza risciacquo molto efficaci anche se i capelli risultano meno vaporosi.
Ma avete sentito parlare del balsamo che lava anche i capelli? Si chiama co-wash è una tecnica di lavaggio alternativa, perché sfrutta il balsamo al posto dello shampoo. Viene definito no-poo per sottolineare che si evita l’uso di tensioattivi aggressivi a base di solfati. Molti balsami contengono infatti tensioattivi delicati in grado di rimuovere sporco e sebo in eccesso. Il metodo è particolarmente indicato per i capelli ricci difficili da pulire essendo più porosi di quelli lisci. Si può fare anche in caso di capelli secchi, deboli e sfibrati dalle tinture, dal phon, dalle piastre liscianti.
E con un poco di zucchero … in caso di cute grassa , normalizza la produzione di sebo evitando l’effetto rebound. Per lavare i capelli servono zucchero di canna e balsamo privo di siliconi e petrolati per avere un buon effetto lavante e non lasciare residui. I siliconi spesso presenti nei prodotti anti-crespo rendono il capello più lucido , tuttavia attirano lo sporco e non lo lasciano respirare. In realtà è lo zucchero a lavare il capello poiché è un tensioattivo non ionico naturale a base di saccarosio con un buon potere detergente e solubilizzante. Si mescolano in una ciotola una o due tazzine da caffè di balsamo, in base alla lunghezza del capello con uno o due cucchiaini di zucchero di canna, in caso di capelli grassi si può aggiungere un cucchiaino di bicarbonato di sodio. Dopo aver massaggiato quando i granelli di zucchero si saranno sciolti, si risciacqua abbondantemente