In fuga con Victor: il Napoli archivia la pratica Sassuolo in mezz’ora, “riscuote” la…tredicesima vittoria consecutiva, ed allunga su Lazio e Milan, battute a sorpresa da Salernitana e Torino.
A trascinare gli uomini di Spalletti è stato ancora una volta Osimhen, che dopo aver deciso la sfida contro la Roma all’Olimpico ha realizzato una fantastica tripletta, la prima in Italia.
Il centravanti nigeriano ha sbloccato il match dopo soli 3′, sfruttando al meglio una spizzata di Kvara, stoppando il pallone ad un’altezza siderale e beffando Consigli con un tocco di sinistro.

L’ex Lille ha poi raddoppiato di piatto destro al 20′, nell’area piccola, raccogliendo un altro delizioso assist del georgiano, bravo ad ubriacare mezza difesa sulla fascia opposta a quella di consueta competenza.
Kvaratskhelia ha chiuso di fatto i giochi al 36′, con l’ennesima perla del suo sfolgorante inizio di stagione: favoloso stop di esterno destro sul lancio verticale di Mario Rui, e conclusione di controbalzo sul primo palo che non ha lasciato scampo al portiere neroverde.
I numeri di Kvicha sono impressionanti (8 gol ed 8 assist), ma non descrivono a pieno lo strapotere di questo futuro fuoriclasse, che ha avuto sul nostro campionato un impatto a dir poco devastante e che regala emozione pura al pubblico napoletano ogni volta che tocca la palla.
La sfida ha poi assunto ovviamente i toni dell’allenamento agonistico: c’è stato il tempo di registrare un paio di ghiotte occasioni per il Sassuolo, sventate da un attentissimo e reattivo Meret, e soprattutto l’hat trick di “Air Victor”, pronto a depositare in rete con un pallonetto un assist di…Traorè ad un quarto d’ora dalla fine.
Gli azzurri, complici i risultati giunti dagli altri campi, vedono ampliarsi il loro vantaggio sulle più immediate inseguitrici: unica a tenere il passo è stata l’Atalanta vittoriosa ad Empoli, e lo scontro diretto in programma sabato prossimo a Bergamo tra partenopei ed orobici può rappresentare un primo crocevia della stagione.
Prima però, c’è la serata di gala di Anfield Road: stasera (ore 21) il Napoli sfida il Liverpool nell’ultimo atto del Gruppo A di Champions League, per conquistare il primo posto nel girone.
A Di Lorenzo e compagni basterà non perdere con più di 3 gol di scarto, in virtù del 4-1 dell’andata e della miglior differenza reti complessiva.
Paradossalmente, Spalletti potrebbe far rifiatare qualche uomo chiave nel big match di stasera, per preservarlo in vista della sfida all’Atalanta: spazio dunque ad Olivera, Ndombele e Politano, con Ostigard che potrebbe rilevare uno Juan Jesus apparso più svagato del solito contro il Sassuolo.
Azzurri e “Reds” si sfidano per la quarta volta a Liverpool, e i precedenti sono tutti relativamente recenti: il più lontano nel tempo risale al 4 Novembre 2010, quando in Europa League il Pocho Lavezzi illuse i ragazzi di Mazzarri, poi travolti da una tripletta di Gerrard.
Ben più amaro fu il k.o. dell’11 Dicembre 2018, quando una rete di Salah condannò il Napoli di Ancelotti al terzo posto nel girone di Champions per differenza reti: brucia ancora il miracolo di Alisson, che negò a Milik, a pochi secondi dalla fine, la rete del pareggio che sarebbe valsa il passaggio agli ottavi di finale, con conseguente eliminazione del Liverpool, che invece finì addirittura per laurearsi Campione d’Europa.
L’anno dopo, sempre nel girone di Champions, gli azzurri hanno ottenuto l’unico risultato positivo ad Anfield: il 27 Novembre 2019 fu il difensore centrale Lovren ad annullare il vantaggio siglato da Mertens ed a fissare il punteggio sul definitivo 1-1.
Gli uomini di Klopp proveranno ad imporre subito un ritmo vertiginoso alla gara, spinti dalla “Kop” e dalla splendida atmosfera di Anfield, ma se il Napoli saprà eludere il loro “gegenpressing” ed innescare Osimhen, potrebbe far male al Liverpool come all’andata.
Con la qualificazione in tasca e la possibilità di giocare senza eccessiva pressione, questa serata può servire a Spalletti ed ai suoi per acquisire ancora più consapevolezza dei propri mezzi, prima del big match di Bergamo e dello sprint finale pre-mondiale.