Mercoledì sera il Napoli scenderà in campo per una partita fondamentale per la sua stagione. L’ennesima di questa fase iniziale, ci verrebbe da dire. Ma forse addirittura più pesante di qualsiasi altra. Già, perché gli Azzurri affronteranno i Campioni d’Europa in carica in una sfida da dentro o fuori, per di più in un momento delicatissimo per i partenopei. Vero che la squadra di Ancelotti è riuscita a guadagnarsi un discreto margine, e che una sconfitta sulla carta non comprometterebbe la qualificazione, ma in un’aria esplosiva come quella che si respira ultimamente a Napoli, da Anfield sarà fondamentale uscire con grande dignità e, possibilmente, anche con un risultato positivo. Non sarà facile, però, perché il Liverpool degli ultimi tempi non è nemmeno lontano parente di quello battuto a Napoli a metà settembre (2-0 al San Paolo). I Reds, infatti, non solo guidano la classifica del girone E di Champions League (+1 proprio sul Napoli secondo), ma anche quella della Premier League (e con ben otto punti di vantaggio sul Leicester secondo).
Situazione molto diversa per Insigne e compagni, che dopo il pareggio di San Siro contro il Milan sono sprofondati a -15 dalla capolista Juventus. Come dicevamo in precedenza, se non altro in Champions League il Napoli è messo decisamente meglio: i punti di vantaggio sul Salisburgo terzo sono quattro, dunque, anche perdendo ad Anfield, ai ragazzi di Ancelotti “basterebbe” vincere l’ultima in casa contro il Genk per essere certi della qualificazione. Portarsi tutti i rischi (e le tensioni) all’ultima giornata, però, potrebbe rivelarsi un boomerang. Tuttavia, fare risultato ad Anfield non sarà una passeggiata di salute: i Reds, infatti, in casa hanno già battuto Salisburgo e Genk (rispettivamente per 4-3 e 2-1). Altrettanto preoccupanti per gli Azzurri le statistiche della Premier: sei partite casalinghe, sei vittorie per i ragazzi di Klopp, ben diciassette le reti realizzate, solo sei quelle subite. La notizia positiva è che nelle otto gare giocate ad Anfield tra campionato e coppa, Alisson ha sempre incassato almeno una rete. Il problema di Ancelotti è che il Liverpool ne ha anche segnate almeno due (e spesso tre o quattro) agli avversari.
Insomma, servirà una prestazione di quelle memorabili da parte della difesa partenopea, che sarà certamente guidata da Koulibaly, mentre non c’è certezza sul suo compagno di reparto. Carletto dovrà ragionare anche sullo schieramento offensivo del suo Napoli: Mertens a San Siro è partito in panchina nonostante l’assenza forzata di Milik, Lozano ha dato risposte importanti, mentre Insigne non sarà della partita (ed è uscito dal campo anche acciaccato). La forza del Liverpool da una parte, e il momento delicato del Napoli dall’altra, non sono certamente passati inosservati agli occhi attenti dei bookmakers: come si evince dalle quote sulla Champions League riportate da www.wincomparator.com, Reds assolutamente favoriti (l’1 risultato finale è dato ad 1.5 volte la posta, l’X sale a 4.5, mentre il 2 arriva addirittura a 6). Ci si aspetta, però, una partita con tanti gol, da una parte e dall’altra: le ipotesi Gol e Over 2,5 hanno quote relativamente popolari (rispettivamente 1.66 e 1.53 contro il 2.1 del No Gol e il 2.37 dell’Under 2,5).