Vengono dal niente e si sono prese tutto! Le ciabatte escono dalla comfort zone delle nostre amate case per conquistare i marciapiedi delle strade e delle passerelle più alla moda. E’ quasi comico pensare di riuscire a comporre un look sobrio ed elegante con un capo che fino a poco fa si usava nelle quattro mura domestiche. Forse però è proprio il fascino della comodità che ha riscaldato le nostre anime e conquistato i nostri cuori… anche se di questo passo il rischio è che le persone inizino ad uscire in pigiama ed in totale onestà non so se riuscirei a reggerne la vista e a trattenere le risate.
Ma cosa rende le ciabatte così comode? Ovviamente la loro struttura elementare ma funzionale: una suola accompagnata da una fascia che copre il piede parzialmente e che di conseguenza lo rende libero di compiere movimenti nel modo più agevole possibile.
Moda e conflitto interiore vanno a braccetto ed anche per le ciabatte il dubbio amletico ci attanaglia: è possibile essere indecisi nella scelta di indumenti così semplici? Assolutamente sì… troppi i modelli, troppi i tessuti.
Giusto per passarne a rassegna alcune, partiamo dalle ciabatte a fascia: per questa tipologia in particolare c’è una vera e propria guerra fra brand per la ciabatta più bella, più comoda, più particolare. Basti pensare alle Yeezy slide di Kanye West che hanno registrato un incredibile boom di vendite; caratterizzate da una tomaia ridotta ad un’unica fascia sull’avampiede, sono a mio parere le più comode oltre ad essere le più rinomate. Seguono le infradito, più raramente denominate “flip flops” che invece reputo le più scomode poiché presentano due strisce tra l’alluce ed il secondo dito del piede -a pochi noto come illice- che poi si congiungono con la suola fermando il piede. Dante avrebbe dovuto creare un girone dell’inferno specifico per coloro che le indossano coi calzini; peccato… perché abbinate nel modo giusto possono essere davvero d’effetto. Ed ecco il sabot: tradizionalmente con questo termine viene indicato il comune zoccolo che ha ispirato la creazione di ciabatte che coprono interamente l’avampiede, dotate di una fascia che avvolge il tallone. Il manifesto per eccellenza di questo modello è incarnato dalle crocks indossate da tutti i bambini del mondo almeno una volta per andare al mare. In realtà non le preferisco anche se potrei considerare il modello in collaborazione con Justin Bieber, immaginario fidanzato di miliardi di ragazzine, non includendo me che nei miei sogni ne ero la moglie. Ultima ,ma non per importanza, la pantofola: adorato rifugio di piedi stanchi, non ha bisogno di particolari descrizioni; negli anni le mamme di tutto il mondo le hanno conferito una dote extra… la capacità di spiccare il volo da una stanza all’altra dinanzi ad ogni genere di infantile marachella. Se fosse una disciplina olimpionica, chissà quante mamme sarebbero campionesse di lancio della ciabatta.
Una volta elencate le varie tipologie, resta però un mistero comprendere del tutto come sia sbucato fuori il trend della ciabatta. In qualche modo l’ispirazione giunge da oltreoceano con gli americani ammaliati dal fashion orientale. Ma soprattutto credo che siano stati i campioni sportivi le muse ispiratrici, in qualità di icone di moda, che sempre più spesso lasciano gli spogliatoi dei più noti palazzetti in eccentriche tute abbinate a ciabatte all’ultimo grido.
E’a questo punto che l’insana vocina che tento d’ignorare mi impone di esternare la bizzarra filastrocca che mi guizza dal cervello : “a meno che non siano fantasmini, le Yeezy slide indossale coi calzini e se vuoi fare tanti like ricorda che con Adidas non dovrai abbinare Nike”.
Alla prossima
Ciabatta alla ribalta
