“Per ammalarsi, si deve entrare in contatto con una persona malata o con qualcosa che abbia toccato. Per spaventarsi basta entrare in contatto con una calunnia, con la televisione, con internet. “
(Dr. Ellis Cheever in Contagion)
Contagion è un film del 2011 diretto da Steven Soderbergh, Il cast è sicuramente d’eccellenza: Marion Cotillard, Matt Damon, Laurence Fishburne, Jude Law, Gwyneth Paltrow, Kate Winslet e Bryan Cranston. E’ un film che recentemente è tornato molto popolare perché affronta il tema di una pandemia nel mondo. Vi suona familiare? In Contagion il virus MEV-1, di origine cinese, colpisce il sistema nervoso e respiratorio, risulta molto contagioso e si diffonde velocemente in tutto il mondo. I sintomi risultano molto simili a quelli purtroppo realissimi del COVID-19: febbre alta e tosse. Nel film, di stampo apocalittico, la situazione degenera velocemente e dall’inziale ricerca sull’origine del virus si passa velocemente ai tentativi di contrastarlo e di trovare una cura.
Gli ingredienti per farne un film profetico ci sono tutti: dal virus di origine animale(pipistrelli e maiali) al contagio via aereo e tramite gli oggetti, dalla preoccupazione di avere sintomi alla speranza di essere immuni, dall’iniziale scetticismo governativo sulle misure da adottare all’imposizione di una quarantena, dalla ricerca disperata di un vaccino al bisogno di tornare alla normalità. Ritroviamo anche qui il distanziamento sociale, il procurarsi il più velocemente possibile guanti e mascherine e la corsa ai beni di prima necessità.
Tuttavia, il film risulta più pessimista della realtà: il tempo di incubazione del MEV-1 è di circa 48 ore contro i 2-11(con un massimo di 14) giorni del COVID-19 e ha una mortalità sicuramente più alta(del 20%) rispetto alla mortalità del COVID-19(secondo l’OMS del 3,4%).
La pellicola affronta anche le teorie complottiste, i fiumi di informazioni false e cure miracolose che propina il web e l’inganno delle persone che vogliono lucrare sulla situazione. Un furbissimo Jude Law vi dimostrerà come di fronte alla fame di successo e popolarità la propria morale possa venire messa in discussione.
Contagion fa riflettere e solleva questioni importanti: di fronte a un evento catastrofico che accomuna tutti, manterremo la nostra umanità? Un vaccino creerà lotte di supremazia e difficoltà nello stabilire chi lo avrà per primo?
E’ un film da vedere psicologicamente predisposti, lo spettatore può avere una sensazione fortissima di déjà-vu rispetto a tutto quello che si sta vivendo recentemente, la regia e la fotografia mostrano immagini molto simili a quelle che stiamo vedendo nella vita reale: popolazioni con mascherine, pazienti ricoverati in ospedale, personale sanitario in prima linea. Può innescare ansie oppure aiutare a “esorcizzare” la paura del periodo.
Ma, come viene detto nel film e come ormai siamo abituati a sentire nella vita reale, il messaggio di speranza rimane sempre lo stesso: “Andrà tutto bene”.