In Italia, la campagna di vaccinazione continua a procedere a buon passo; fortunatamente la maggior parte della popolazione fragile (età>70 anni), cioè quella a maggior rischio di sviluppare gravi conseguenze dall’infezione SARS-CoV-2, è stata vaccinata. Purtroppo, anche la diatriba tra i Pro-Vax ed i No-Vax continua, tale dibattito è stato ulteriormente alimentato dopo la decisione del governo di obbligo di Green Pass per poter svolgere diverse attività al chiuso o per gli spostamenti. Questa manovra è stata però necessaria per poter spingere i più scettici e dubbiosi ad effettuare il vaccino, come dimostrato dall’enorme aumento delle registrazioni nei siti regionali dedicati. Purtroppo, i convinti No-Vax non cambieranno mai idea, nonostante vengano illustrati tutte gli enormi vantaggi che sta portando la campagna vaccinale, è un po’ come convincere un terrapiattista che il nostro pianeta non sia una superficie piana; si tratta di persone che hanno abbandonato la scienza e la conoscenza e che non sono aperte ad alcuna forma di dibattito, accettando verità prive di alcun raziocinio e credibilità.
Per meglio comprendere la reale entità del problema pandemico, è utile fare un breve aggiornamento sui dati ufficiali che riguardano il COVID-19 e i vaccini.
Prima di fare una panoramica generale sulle reazioni segnalate, specifichiamo bene di cosa parliamo; dobbiamo infatti distinguere tra: evento avverso, effetto indesiderato e reazione avversa.
- un evento avverso è un qualsiasi episodio sfavorevole che si verifica dopo la somministrazione di un farmaco o di un vaccino, ma che non è necessariamente causato dall’assunzione del farmaco o dall’aver ricevuto la vaccinazione
- un effetto indesiderato è un effetto non intenzionale connesso alle proprietà del farmaco o del vaccino, che non è necessariamente nocivo ed è stato osservato in un certo numero di persone. Si tratta quindi di un possibile effetto noto, verificatosi nel corso del tempo e considerato accettabile
- una reazione avversa, invece, è una risposta nociva e non intenzionale a un farmaco o a una vaccinazione per la quale è possibile stabilire una relazione causale con il farmaco o la vaccinazione stessa.
Il 9 luglio 2021, l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha pubblicato il “sesto Rapporto di farmacovigilanza sui vaccini COVID-19”. I dati raccolti e analizzati riguardano le segnalazioni di sospetta reazione avversa registrate nella Rete Nazionale di Farmacovigilanza tra il 27 dicembre 2020 e il 26 giugno 2021 per i quattro vaccini in uso nella campagna vaccinale in corso
Analizzando i dati pervenuti all’AIFA, sappiamo che sono pervenute 76.206 segnalazioni su un totale di 49.512.799 dosi somministrate (tasso di segnalazione di 154 ogni 100.000 dosi), di cui il 87,9% sono riferite a eventi non gravi e che si risolvono completamente, come: dolore in sede di iniezione, febbre, astenia, stanchezza, dolori muscolari. Da tale analisi, si evince un miglioramento delle segnalazioni, si immagini che al 26 aprile il tasso di segnalazione era di 309 ogni 100.000 dosi.
Come riportato nei precedenti rapporti, generalmente questi eventi insorgono lo stesso giorno della vaccinazione o il giorno successivo. La maggior parte di queste segnalazioni sono relative a:
- Pfizer: 70,6%
- AstraZeneca: 17,3%
- Moderna: 9,6%
- Janssen: 2,5%.
Per quanto riguarda le segnalazioni gravi queste corrispondono all’11,9% (valore assoluto di 9.087 casi) delle segnalazioni con un tasso di 18 eventi su 100.000, nell’aprile il tasso era di 27 eventi gravi ogni 100.000 dosi somministrate. Gli eventi avversi gravi correlabili alla vaccinazione più̀ spesso segnalati configurano un quadro di sindrome simil-influenzale con sintomatologia intensa. La segnalazione di decesso risulta dello 0,6 % delle segnalazioni di eventi gravi (valore assoluto di 54).
Vi è inoltre da specificare che la segnalazione non vuol dire che l’evento avverso sia per forza correlato al vaccino, infatti una volta segnalato il sospetto vi è poi da verificare il nesso causale. Il nesso di causalità secondo l’algoritmo dell’OMS (Organizzazione Mondiale del Sanità) è stato inserito nel 69% delle segnalazioni di evento avverso grave (6.306/9.087). Complessivamente, il 46% di tutte le segnalazioni gravi valutate (2.882/6.306) è correlabile alla vaccinazione.
Questi numeri possono fare paura e sembrano davvero enormi, ma sono nulla se confrontati al disastro che ha portato la pandemia da COVID-19, secondo i dati ufficiali dell’OMS da inizio pandemia ad oggi nel mondo il numero di morti è arrivato a 4.189.148 con 195.886.929 di contagi, mentre nel nostro paese vi sono stati 4.330.739 di casi con un numero di morti di 128.010, quindi con una mortalità del 2,95%; se vogliamo considerare il numero dei 54 decessi segnalati in seguito alla vaccinazione, ma non tutti con una correlazione accertata, si arriva ad una mortalità presunta dello 0,0001%.
Ovviamente non vi è gara tra conseguenze del COVID-19 e vaccinazione, questa partita è vinta dal virus 20.000 a 1. L’unica vera sfida è quella di salvare più vite possibili è l’unico modo reale per farlo è andare avanti con la vaccinazione.