Trama: È primavera, stormi di rondini piroettano nel cielo, dirette verso destinazioni lontane. Due di loro si fermano a osservare il paesaggio dall’alto: è pieno di strade e case colorate, affreschi sui muri, statue di terra e di pietra, fiori ovunque e parole scritte in tante lingue. È un luogo profumato e accogliente, con una storia speciale.
Una storia che parla di rinascita, creatività, visione comune, spirito di collaborazione.Una storia che risale a molto tempo fa, quando un gruppo di amici ha deciso di rendere unico e bello il proprio paese.
Una delle rondinelle conosce la felice serie di circostanze che ha reso quello spicchio di Sardegna unico e particolare, mutandone il nome e il destino. E ne tramanda la memoria all’altra: muri bianchi che diventano muri colorati, giovani e anziani riuniti a pitturare, disegnare, progettare sculture di terra e pietra, comporre melodie e poesie.
Un sentire condiviso, un desiderio di armonia e bellezza ha animato persone comuni e richiamato artisti di ogni provenienza, che hanno contribuito a trasformare un anonimo centro contadino nel Paese Museo di San Sperate, famoso in tutto il mondo.
Le rondinelle hanno deciso: è qui, in questo posto così bello, che vogliono fermarsi e costruire il loro nido.
Edizioni Noarte Paese Museo
Recensione: Grazie a due rondini migratorie si scopre il Paese Museo di San Sperate, in Sardegna.
Una delle due rondini, ogni anno, decide di trascorrere i mesi caldi proprio lì e, dall’alto del loro volo, ci spiegherà il perché.
Tutto il paese è un’opera d’arte: i suoi muri sono coperti da murales meravigliosi e coloratissimi, tutti differenti, sembrano scenografie in continua evoluzione. L’opera in toto è stata realizzata dalla comunità che risiede a San Sperate che, oltre a rendere unico il luogo fa da collante alle loro vite.
Un paese, inizialmente fatto di terra poi diventato bianco per la stesura della calce ed il bianco è il colore della tela vuota, un’immensa tela da riempire di disegni e dipinti. Le persone che lavoravano al progetto erano poche, ma poi, c’è stato il coinvolgimento totale degli abitanti, di qualsiasi età, ognuno con una mansione differente.
Non si parla di sola arte, si parla di umanità, di concetto stretto di comunità e collaborazione. Un progetto che ha coinvolto anche artisti stranieri, i quali hanno voluto lasciare il proprio contributo in questo angolino di Sardegna, utilizzando non solo pitture e pennelli, ma anche partendo da qualcosa di più primordiale: la pietra, che è stata modellata, scolpita, plasmata.
Il significato più intimo di questo illuminante albo illustrato è che bisogna avere il coraggio di osare per cambiare ciò che ci circonda, ma anche di condivisione ed inclusione.
A. & R. hanno voluto vedere le immagini del paese di San Sperate: i loro occhi si sono fatti enormi, come volere catturare ogni sfumatura, ogni immagine. Non mi resta che organizzare un viaggio in Sardegna.
Noarte Paese Museo
L’associazione culturale Noarte Paese Museo opera con dedizione e sentimento affinché la Sardegna sia un centro internazionale di scambi e confronti culturali. Secondo un format nato nel Paese Museo di San Sperate dal 1968, ospita artisti di tutto il mondo che lavorano nello spazio pubblico in stretta relazione con le comunità locali e intreccia relazioni internazionali finalizzate alla produzione e diffusione dell’arte contemporanea.
Cristina Caboni vive con il marito e i tre figli in provincia di Cagliari, dove si occupa dell’azienda apistica di famiglia. È l’autrice dei romanzi pubblicati da Garzanti Il sentiero dei profumi – bestseller venduto in tutto il mondo, che ha conquistato la vetta delle classifiche italiane e straniere – e il suo seguito, Il profumo sa chi sei, La custode del miele e delle api, Il giardino dei fiori segreti– Premio Selezione Bancarella 2017 – La rilegatrice di storie perdute e La stanza della tessitrice.
Flavia Cuddemi nasce a Scicli, in Sicilia, nel 1988. Studia a Pisa ingegneria biomedica e finiti gli studi inizia a lavorare utilizzando la sua formazione. Dopo pochi anni e molte riflessioni lascia il suo lavoro per dedicarsi completamente alla vocazione per il disegno. Si trasferisce a Roma per studiare illustrazione, e a Roma vive e lavora oggi.