Trama: Scritto nei sotterranei di casa, unico luogo percepito come sicuro, il Diario di guerra di Olga Grebennik è una testimonianza diretta, emotiva, personale degli orrori della guerra in Ucraina.
Con il solo ausilio di un taccuino e di una matita, e temendo ogni minuto per la sorte propria e dei suoi cari, Olga descrive gli spazi vitali che si vanno riducendo di giorno in giorno. Nel farlo, fissa sui fogli immagini che mai si sarebbe sognata di vivere: la trascrizione dei dati identificativi sulle braccia dei figli, gli zaini e la valigia pronti per ogni evenienza, le esplosioni all’esterno, l’allestimento dei sotterranei, la convivenza negli spazi comuni, il razionamento del cibo, la ricerca di momenti di normalità per i bambini, la sofferenza degli anziani. Fino alla decisione, presa letteralmente in dieci minuti, di abbandonare tutto – madre e marito compresi – per il bene dei figli.
Un racconto illustrato toccante e onesto, che riporta l’umanità al centro di tutto e vuole essere un monito per le generazioni future. Le guerre non risolvono niente: lasciano solo ferite e devastazione che chissà se il tempo riuscirà mai a guarire.
Caissa Italia Editore
Recensione: Diario di guerra non è uno di quei libri su cui si soffermano i bambini o i ragazzini in libreria, forse neanche lo noterebbero sugli scaffali. Non ha colori accesi, non narra storie fantastiche o favole. Si tratta di una testimonianza di chi ha vissuto, per poi trovare un po’ di pace, il conflitto tra Russia ed Ucraina.
I disegni, sembrano più bozzetti, sono a carboncino, sono neri, com’è nera la vita di chi vive nel terrore dei bombardamenti, di chi scappa nei rifugi raccogliendo giusto l’indispensabile.
Olga è un’illustratrice e questa testimonianza nasce dalla sua esperienza: tralascia i colori vivaci con cui abitualmente lavora ed impugna solo una matita con la quale traccerà la sua esperienza di vita.
Ci sono disegni, note al margine, dialoghi, spiegazioni e trascrizioni in lingua russa, ovviamente con traduzione in italiano.
R., mio figlio più piccolo, ha preferito non seguire la lettura, gli faceva troppo male, non si sentiva pronto, di contro, A. che ha 12 anni, in religioso silenzio ascoltava le mie parole, osservava i disegni, rispettoso del dolore che questo diario trasmette.
Poche pagine, otto giorni, ma potenti ed incisive che urlano PACE!
Non ci sono descrizioni cruente, non servono, e la delicatezza adottata dalla Grebennik da immediatezza al messaggio.
Un testo che si adatta benissimo ai ragazzi della prima media a salire, ma anche agli adulti e, credo che potrebbe essere utile se fosse adottato dagli insegnati per una lettura collettiva in classe.
Olga Grebennik nasce a Charkov nel 1986 e lì ha vissuto fino allo scoppio del conflitto. Laureata in architettura, ha due figli: Fëdor di nove anni e Vera di quattro.
Dal 2015 lavora come illustratrice e ha pubblicato oltre quindici libri per bambini con i principali editori russi, aggiudicandosi anche il prestigioso premio internazionale “Image of the Book”.
Nel 2022, spinta dagli eventi di febbraio, ha scritto e illustrato il Diario di guerra che state stringendo tra le mani, registrando gli eventi, la vita quotidiana e i sentimenti di chi la guerra la subisce.