Più che una trasferta, una gita fuori porta: un Napoli distratto e svagato cade a Monza, subendo un gol per tempo, e rimedia la prima sconfitta esterna dopo più di 4 mesi.
Anche se Spalletti ha concesso una maglia da titolare a tanti comprimari, da Gollini e Juan Jesus a Berezsynski e Zerbin, le scelte del tecnico di Certaldo non possono bastare a spiegare una prestazione zeppa di errori e disattenzioni, visto che a centrocampo, ad esempio, erano presenti tutti i titolari.
Più corretto attribuire questa prestazione a un calo di tensione più che comprensibile dopo il raggiungimento dello storico scudetto, senza dimenticare i meriti di un Monza messo bene in campo e molto abile a sfruttare la giornata no degli azzurri.
Da manuale l’azione del primo gol, giunto al quarto d’ora del primo tempo con un contropiede perfetto, concluso con una rapida combinazione in area tra Carlos Augusto e Pessina, bravo a eludere Gollini e ad offrire a Dani Mota un pallone da spingere soltanto in rete.
Il raddoppio è arrivato a inizio ripresa con l’ex di turno Petagna, cinico nello sfruttare un’altra chiusura timida di Juan Jesus e nell’infilare Gollini con un sinistro chirurgico alla sua destra.
Il Napoli ha provato a reagire con l’ingresso in campo di Kvaratskhelia, Politano e Di Lorenzo, ma non ha costruito molto, se si esclude un rigore clamoroso non concesso dall’arbitro Cosso per un chiaro fallo subito da Osimhen in piena area.
Giornata storta da archiviare in fretta, in vista del prossimo, prestigioso impegno casalingo che attende i neo Campioni d’Italia: al “Maradona” infatti stasera (0re 18) è di scena l’Inter di Inzaghi, fresca finalista di Champions League dopo le due vittorie nei due derby di semifinale sul Milan, giustiziere degli azzurri ai quarti.
Vista la caratura dell’avversario è probabile che Spalletti proponga la miglior formazione possibile, anche se è in dubbio Kvara, vittima di una botta in allenamento.
In difesa dovrebbe tornare Kim, con Olivera ancora titolare nonostante il recupero di Mario Rui, mentre in attacco Politano è favorito su Elmas, che potrebbe essere dirottato a sinistra se il georgiano non dovesse farcela dall’inizio.
Il Napoli è nettamente in vantaggio nel computo dei 77 confronti casalinghi giocati in Serie A, con più del doppio delle vittorie (37 contro 18): il successo degli azzurri è però il risultato che manca da più tempo, e risale esattamente a quattro anni fa.
Il 19 Maggio 2019 gli uomini di Ancelotti travolsero i nerazzurri di…Spalletti con un netto 4-1 grazie alle reti di Zielinski, Mertens (di testa!) ed alla doppietta di Fabian.
Pochi mesi dopo, il 6 Gennaio 2020, l’Inter espugnò Fuorigrotta interrompendo un digiuno lungo 22 anni: finì 3-1 per la squadra di Antonio Conte, che si impose su quella di Gattuso con la doppietta di Lukaku e il gol di Lautaro.
Gli ultimi due confronti sono finiti in parità: il 18 Aprile 2021 fu Eriksen a rimediare al goffo autogol di Handanovic, mentre il 12 Febbraio dello scorso anno gli azzurri sprecarono la chance di andare in vetta in solitaria, facendosi rimontare da Dzeko dopo l’iniziale vantaggio siglato da Insigne su rigore.
Per quanto queste partite contino relativamente, visto il tricolore ormai in cassaforte, i Supereroi azzurri sono chiamati a una prestazione d’orgoglio, per dimostrare non solo di non essere già in vacanza, ma che l’abissale distacco rifilato in campionato alla squadra che il 10 Giugno contenderà al City di Guardiola la coppa dalle grandi orecchie non è casuale.
Del resto, l’Inter è l’unica squadra che il Napoli non ha battuto in questo campionato, e un successo sancirebbe in modo ancora più netto una superiorità già ampiamente manifestata nell’arco di questa indimenticabile stagione.