Napoli riabbraccia i Supereroi Campioni d’Italia: gli azzurri di Spalletti festeggiano lo scudetto vinto a Udine con il pubblico del “Maradona” battendo la Fiorentina, quasi 36 anni dopo il match che regalò il primo tricolore alla squadra di D10S.
Indimenticabili sia il prepartita, con lo stadio imbandierato e le coreografie delle curve ad accogliere la squadra, che lo spettacolo serale, con la presentazione di staff e giocatori in una cornice degna dei migliori show Hollywoodiani.
In mezzo, la partita, che ha offerto toni agonistici non eccezionali anche per via di un Napoli ovviamente appesantito dai festeggiamenti infrasettimanali di Udine.
Dopo un primo tempo sonnacchioso, con Gollini attento su Jovic, gli azzurri hanno comunque alzato il ritmo nella ripresa, trovando subito un penalty grazie al neo entrato Lobotka: Osimhen però ha graziato Terracciano con un tiro né troppo forte né troppo angolato.
“Air Victor” si è rifatto più tardi, quando a procurarsi l’ennesimo rigore della stagione è stato Kvara con uno dei suoi consueti dribbling: stesso angolo, portiere spiazzato e Napoli in vantaggio.
La Fiorentina, a parte un pallonetto di Kouame nel finale finito alto, non si è più resa pericolosa, e gli azzurri hanno quindi aggiunto altri 3 punti alla loro classifica, tenendo viva la possibilità di stabilire il record del club, superando il celebre Napoli dei 91 punti di Sarri.
Per riuscirci però serve continuare a vincere, a partire da oggi pomeriggio (ore 15) quando i partenopei saranno di scena a Monza contro la squadra di Berlusconi, Galliani e del tecnico Mugnanese (ex Juve) Palladino, una delle sorprese più liete del torneo.
Quella tra i brianzoli e il Napoli è una sfida inedita in Serie A, e gli azzurri sono imbattuti nei 4 precedenti disputati tra Serie B e Coppa Italia, con 3 vittorie e un pareggio.
E’ però il segno “X” il più recente, anche se lo 0-0 tra la squadra di Novellino e gli uomini di Frosio risale al 5 Settembre 1999.
L’ultima vittoria dei partenopei risale al 10 Gennaio dello stesso anno, e porta la firma “celestiale” di Angelo Paradiso, protagonista nel modesto Napoli di Ulivieri.
Fu invece Massimiliano Esposito a firmare il successo della squadra di Gigi Simoni nell’unico precedente giocato a Monza in Coppa Italia, con una punizione vincente nel finale del match giocato il 28 Agosto 1996.
Quel Napoli arrivò fino all’atto finale di quella competizione, ma la sconfitta di Vicenza con Montefusco in panchina segnò l’inizio della parabola discendente dell’era Ferlaino.
Ricordare quei tempi bui è, forse, ancora più bello oggi, perché consente di assaporare con maggior gusto un successo che diventa ogni giorno più dolce.