Trama: Max è in visita allo zoo con la sua classe, quando incontra il suo animale preferito, il coccodrillo. La vera sorpresa però sta nel fatto che il coccodrillo è anche il direttore dello zoo! Muniti di baffi finti per non farsi riconoscere, i due partono per una esilarante esplorazione dello zoo. Le risate sono assicurate, per un’avventura decisamente fuori dal comune.
Uno spassoso albo illustrato in edizione in doppia lingua, italiano e ladino.
Camelozampa
Recensione: Un albo illustrato veramente fuori dal comune per svariati motivi.
La prima cosa che salta all’occhio è che ha il testo a fronte in ladino. A. & R. hanno cercato di leggere la lingua straniera, ridendo per le strambe parole mal pronunciate e cercando di capire, invano, di che idioma si trattasse. Ma perchè questa scelta? Questo albo illustrato è nato dalla collaborazione tra Camelozampa e l’Istituto Ladino Micurà de Rü, nell’ambito delle iniziative che hanno come obiettivo la conservazione e la rappresentazione dellalingua ladina. Reputo sia una scelta interessante e fuori dall’ordinario.
La storia è molto carina e divertente, assurda e si vive l’incontro tra Max ed il coccodrillo come se l’avvenimento fosse la cosa più naturale del mondo. E’ normale che il direttore di uno zoo sia un animale? E’ normale che il coccodrillo se ne vada passeggiando con un ragazzino e per di più camuffato per non farsi riconoscere ? Beh, non tanto, ma in questa storia tutto è possibile.
Tra i due s’instaura un bel rapporto, si raccontano ed il coccodrillo confida a Max del suo sogno di diventare pianista, ma i genitori non l’hanno mai assecondato. Quanta umanità in questo avvenimento! Quante richieste, non fattibili per noi genitori, abbiamo negato ai nostri figli? E se questi desideri fossero stati l’imbocco delle strada giusta per loro?
Gli animali che incontriamo nel racconto sono umanizzati: pinguini che cantano, scimmie che giocano a scacchi e se la cavano anche egregiamente.
La cosa che sorprende maggiormente sono le illustrazioni: perfettamente in linea con l’assurdità della storia. Molti soggetti non hanno senso, sembrano essere disegnati dalla mano inesperta di un bambino, altri, sono accompagnati da piccoli collage di facce e occhi, gli inservienti dello zoo sembrano arbitri, si succedono di continuo simboli pirateschi, cavalieri in armatura, ma soprattutto, un omino che fa la pipì, con tanto di attributo in vista. La cosa ha fatto sganasciare dalle risate i miei figli, ed anche me, perchè illustrazioni del genere non ne avevamo mai viste.
Un libro che consiglio assolutamente di leggere, ma soprattutto osservare, con i vostri figli.
Max Erlacher nasce a Bolzano nel 1996. Trascorre la sua infanzia tra le montagne delle Dolomiti per poi trasferirsi a Brunico. All’età di 18 anni si trasferisce a Bologna per studiare all’Accademia delle Belle Arti. Lavora come illustratore e grafico, collaborando con diverse riviste e aziende. Attualmente vive e lavora a Milano, dove sta terminando il suo Master in Interior Design.