Comincia bene il “Mazzarri-bis”: il Napoli sbanca il Gewiss Stradium di Bergamo, ricacciando indietro l’Atalanta nella lotta per il quarto posto e riavvicinando, seppur di poco, Inter e Juventus, che si sono divise la posta nello scontro diretto.
Non era lecito aspettarsi chissà quante novità rispetto alla precedente gestione, ma gli azzurri hanno interpretato il primo tempo con il giusto spirito, mantenendo la difesa alta, pressando con Contin e riuscendo a controllare costantemente il gioco.
Dopo essersi vista annullare la rete di Rrahmani per un millimetrico offside, i partenopei hanno comunque trovato il vantaggio con Kvaratskhelia, bravo a inserirsi in area e perfetto nello sfruttare il cross di Di Lorenzo, realizzando un gol di testa che mancava dalla prima giornata dello scorso campionato a Verona.
Il Napoli ha insistito, sfiorando il raddoppio nel finale di tempo con Zielinski e Di Lorenzo, ma si è improvvisamente spento a inizio ripresa.
Dopo il pareggio di Lookman, arrivato sempre di testa a punire la pigrizia nellw chiusure di Juan Jesus sul cross di Hateboer e di Rrahmani sul n.11 nerazzurro, la squadra di Mazzarri ha sbandato, come troppe volte è accaduto quest’anno una volta subito un gol.
I padroni di casa hanno infatti preso il controllo delle operazioni, vedendosi anche annullare il gol del sorpasso di Pasalic per fuorigioco di Kooomeiners, ma nel loro miglior momento il regalo del portiere Carnesecchi ha consentito al Napoli di ritrovare un vantaggio a quel punto insperato.
Bravissimi sia Cajuste a servire al volo il rientrante Osimhen sul rilancio corto del portiere orobico, che il centravanti nigeriano a toccare in scivolata per Elmas, per il quale è stato a quel punto un gioco da ragazzi depositare nella porta sguarnita il gol vittoria.
Per il macedone, curiosamente, si tratta della terza rete decisiva consecutiva in terra bergamasca, ma visto il momento del Napoli e la classifica delle due squadre questa gol assume un’importanza ancora maggiore.
Allungato il vantaggio sul quinto posto, ora occupato dalla Roma distante tre lunghezze, la banda Mazzarri potrà provare ad avvicinare ancora la vetta nel prossimo match di campionato con l’Inter, ma prima c’è da vivere la serata di gala del Bernabeu, dove stasera (ore 21), gli azzurri sono attesi dal Real Madrid per il penultimo turno del Gruppo C di Champions League.
Il tecnico di San Vincenzo ritrova la massima competizione continentale a distanza di più di 11 anni dalla maledetta serata di Stamford Bridge: il 14 Marzo 2012 il suo Napoli vide sfumare i quarti di finale solo ai tempi supplementari, quando Ivanovic trovò il gol del 4-1 che ribaltò il 3-1 subito dal Chelsea al San Paolo.
Mazzarri riproporrà probabilmente la stessa formazione di Bergamo, con l’unica, pesante eccezione di Olivera, che in Lombardia ha rimediato una distorsione al collaterale del ginocchio sinistro che ha probabilmente chiuso in anticipo il suo 2023.
Spazio dunque a uno tra Juan Jesus e Natan sulla fascia mancina, con l’eventuale inserimento di Ostigaard al centro, anche se in futuro non è da escludere l’impiego di Zanoli a sinistra, come accadde a suo tempo con Zuniga.
In attacco Osimhen, ancora alla ricerca della migliore condizione, dovrebbe partire dalla panchina, con Raspadori nuovamente favorito sul Cholito Simeone.
Quella di stasera è la terza sfida in terra spagnola tra gli azzurri e le “merengues”, che hanno vinto entrambi i precedenti: il 16 Settembre 1987 un Bernabeu a porte chiuse ospitò il primo match in Coppa dei Campioni del Napoli, che nonostante la presenza di Maradona uscì sconfitto 2-0 nell’andata del primo turno grazie al rigore di Michel e all’autogol di De Napoli.
L’altro scontro diretto si è giocato in tempi più recenti: il 15 Febbraio 2017 Insigne, con un favoloso gol da centrocampo, illuse il Napoli di Sarri, che finì per soccombere 3-1 con le reti di Benzema, Kroos e Casemiro nell’andata degli ottavi di finale.
La qualificazione alla fase successiva è cosa quasi fatta, e al Napoli resterà comunque la chance di ottenerla nel match in casa contro lo Sporting Braga, ma un risultato positivo contro il Real, oltre a garantire probabilmente la certezza degli ottavi, regalerebbe ulteriore autostima a un gruppo che, sotto sotto, non ha ancora abbandonato la speranza di lottare per gli obiettivi più prestigiosi.