Altra grande notte europea per il nuovo Napoli, che sbanca Ibrox Park, battendo 3-0 i Glasgow Rangers, e consolida il primato nel Gruppo A di Champions League.
Gli azzurri hanno mostrato ancora una volta personalità ed autorevolezza, tenendo sempre il controllo della partita nonostante l’atmosfera caldissima creata dal pubblico di casa.
Superato un rapidissimo sbandamento iniziale, dovuto forse anche all’emozionante omaggio degli scozzesi alla Regina Elisabetta recentemente scomparsa, i partenopei hanno sfiorato il vantaggio già nel primo tempo, con il palo colto da Zielinski e la conclusione ravvicinata di Simeone respinta miracolosamente dal veterano portiere McGregor, grande protagonista del match.
L’estremo difensore dei Rangers si è infatti esaltato nella ripresa, quando al Napoli è stato concesso un calcio di rigore per il fallo netto di Sands (espulso per somma di gialli nell’occasione) su Simeone lanciato verso la porta.
McGregor ha parato il penalty a Zielinski, ed ha concesso addirittura il bis sul polacco quando l’arbitro spagnolo Lahoz ha ordinato la ripetizione della battuta, visto che il portiere non aveva neanche un piede sulla linea.
Gli azzurri non hanno perso la calma e la lucidità, continuando ad attaccare ed ottenendo un altro rigore, altrettanto solare, per fallo di mani di Barisic su tiro di Kvaratskhelia.
Politano, migliore in campo, che aveva vanamente segnato sulla respinta del primo penalty poi fatto ripetere, non si è fatto condizionare da quanto successo poco prima, trasformando con freddezza alla sinistra di McGregor e indirizzando definitivamente il match.
Il Napoli a quel punto è infatti dilagato, chiudendo il match con Raspadori, che aveva da poco sostituito Simeone: da autentico centravanti il gol dell’ex Sassuolo, bravo a chiudere il triangolo con Olivera ed a frapporre il corpo tra la palla ed il difensore prima di infilare di sinistro McGregor.
Nel recupero è arrivato anche il sigillo di Ndombele, entrato finalmente in campo con il piglio giusto: il francese ha sfruttato al meglio l’assist di Anguissa dopo l’ennesimo recupero del camerunense, autore di un’altra prestazione sontuosa.
Il Napoli con questa vittoria fa un bel passo avanti verso la qualificazione agli ottavi, che passerà necessariamente attraverso il doppio confronto con l’Ajax in programma dopo la sosta per le Nazionali.
Gli azzurri sono però chiamati ad un ultimo, importantissimo sforzo in campionato, prima di poter tirare il fiato: domani (ore 20:45) è infatti in programma l’affascinante sfida di San Siro contro il Milan, Campione d’Italia in carica e capolista insieme ai partenopei ed all’Atalanta.
L’ennesimo impegno ravvicinato non potrà che indurre Spalletti a qualche riflessione su eventuali cambi nell’undici iniziale, anche se il tecnico di Certaldo vorrà sfidare i rossoneri con la miglior formazione possibile.
In difesa l’unica possibile novità potrebbe essere rappresentata da Olivera sulla fascia sinistra, mentre difficilmente verrà toccato il centrocampo, con Lobotka Anguissa e Zielinski (al netto del doppio rigore fallito) ancora decisivi a Glasgow.
In attacco Raspadori e Lozano, che ha recuperato dall’influenza, si candidano ad una maglia da titolare, anche se va detto che il Politano ammirato ad Ibrox Park meriterebbe la riconferma dal primo minuto.
Il Meazza è da sempre uno stadio avaro di soddisfazioni per il Napoli, che nella Milano rossonera si è imposto solo 17 volte in Serie A, a fronte di 26 pareggi e ben 32 successi del Milan.
Gli azzurri sono però, curiosamente, imbattuti in casa del “Diavolo” da 8 anni, ed hanno vinto negli ultimi due precedenti giocati a San Siro, sempre per 1-0.
Il 14 Aprile del 2021 fu proprio Politano a realizzare il gol partita, mentre pochi mesi dopo, il 19 Dicembre, fu Elmas su corner di Zielinski all’alba del match a siglare, di testa, la rete decisiva.
Alla stagione precedente risale l’ultimo pareggio tra le due squadre: il 23 Novembre 2019 il “solito” Bonaventura, sovente a segno contro gli azzurri, vanificò il vantaggio siglato di testa da Lozano dopo la traversa colta da Insigne.
La vittoria casalinga del Milan manca dunque addirittura dal 2014: il 14 Dicembre gli uomini di Benitez furono battuti 2-0 con le reti di Menèz e, tanto per cambiare, di…Bonaventura.
La sfida di San Siro arriva ad inizio campionato, e parlare di partita decisiva per un torneo in cui la sosta invernale causa Mondiali rimescolerà inevitabilmente le carte in tavola, è francamente prematuro.
Il Milan rappresenta però un altro test importante per misurare le ambizioni di questo nuovo Napoli, e soprattutto la capacità di reggere la pressione nelle sfide di vertice contro avversari blasonati.
Troppe volte chi vestiva in passato la maglia azzurra ha fallito questi appuntamenti, e invertire la rotta in tal senso potrebbe aprire a questo gruppo giovane e (finora…) coraggioso, orizzonti davvero interessanti.