Il black power azzurro per battere i razzisti: il Napoli reagisce nel migliore dei modi ad una settimana complicatissima, ed espugna Verona grazie ad una strepitosa doppietta di “Air Victor” Osimhen, restando in scia del Milan capolista e rosicchiando due punti all’Inter.
Oltre alla delusione per la sfida scudetto persa contro i rossoneri, la squadra di Spalletti ha dovuto fronteggiare il solito clima ostile che la città veneta riserva ai napoletani: inqualificabile a tal proposito lo striscione, esposto nella notte di sabato, in cui si invitavano Russia ed Ucraina a bombardare il capoluogo campano, indicandone le coordinate.
Si è parlato di DASPO e di provvedimenti del giudice sportivo, ma qui lo sport c’entra poco, o meglio è come al solito solo il riflesso di un’inciviltà incapace di zittirsi anche di fronte ai terribili giorni che stiamo vivendo.
Ci vorrebbero invece condanne penali serie, ed un processo di rieducazione in grado di coinvolgere le famiglie, incapaci di dare un’istruzione adeguata a queste bestie.
Ad ogni modo il Napoli ha risposto sul campo, dominando la partita molto al di là dello striminzito 1-2 finale, tenendo il campo con ritrovata autorevolezza, fallendo numerose occasioni per rimpinguare il punteggio, e restando lucido anche dopo il bello ma abbastanza casuale gol di Faraoni.
Molto positiva anche la gestione del possesso palla dopo l’espulsione di Ceccherini, episodio sul quale il match si è di fatto concluso.
A trascinare gli azzurri, come detto, è stato Osimhen, autore dei due gol decisivi: bellissimo soprattutto il primo, arrivato grazie all’ennesimo imperioso stacco di testa.
Si celebra spesso la velocità del centravanti nigeriano, mentre non si sottolineano abbastanza (e forse non si sfruttano a sufficienza) le sue straordinarie doti aeree.
Sulla seconda rete va dato grande merito a Di Lorenzo, come sempre tra i migliori, lucido nell’inserirsi sfruttando un’indecisione della difesa veronese e lucido nel premiare il movimento di Osimhen.
Il laterale ex Empoli si sta confermando un giocatore di livello assoluto, ulteriormente cresciuto, lui si, dopo la vittoria dell’Europeo.
Il Napoli vincendo a Verona ha confermato l’eccellente ruolino di marcia esterno, ma deve riprendere a marciare con uguale regolarità anche in casa: sono solo 26 i punti ottenuti tra le mura amiche, a fronte dei 34 conquistati lontano dal “Maradona”.
La sfida di oggi pomeriggio (ore 15) contro l’Udinese di mister Cioffi in tal senso potrebbe rappresentare l’occasione giusta, anche se i bianconeri cercheranno sicuramente di portare via da Fuorigrotta un risultato utile a rendere più tranquilla la loro classifica.
Non arrivano buone notizie dall’infermeria: oltre a Meret e Malcuit, dovrebbero infatti saltare la sfida Petagna, vittima di un problema muscolare a pochi minuti dal suo ingresso in campo a Verona, ed Ounas, allenatosi a parte negli ultimi due giorni.
Qualche novità di formazione potrebbe comunque esserci, con Insigne e Zielinski che si ripropongono per una maglia da titolare.
Va detto che il loro ingresso nel finale di partita al Bentegodi non ha inciso particolarmente, e c’è dunque da augurarsi che il tecnico di Certaldo continui a dare spazio agli uomini più in forma senza guardare in faccia nessuno.
Il bilancio dei 39 precedenti giocati a Napoli in serie A pende nettamente a favore degli azzurri, vittoriosi 24 volte e sconfitti solo in 4 occasioni, con 11 pareggi.
L’ultimo blitz friulano rievoca però brutti ricordi: il 17 Aprile 2011 la squadra di Guidolin si impose per 2-1 con gol dell’ex Denis e del futuro azzurro Inler, frenando la rincorsa degli uomini di Mazzarri, fino a quel momento a soli 3 punti dalla vetta occupata dal Milan, proprio come adesso.
Il pareggio manca dalla prima stagione dell’era Benitez: il 7 Dicembre 2013 finì 3-3, e la doppietta di Goran Pandev non fu sufficiente a regalare il successo agli azzurri.
L’ultima vittoria del Napoli risale allo scorso campionato, quando la squadra di Gattuso rifilò una “manita” agli uomini di Gotti; nel 5-1 dell’11 Maggio 2021 andarono a segno 5 marcatori diversi: Zielinski, Fabiàn, Lozano, Di Lorenzo ed Insigne.
Spalletti nella conferenza stampa di ieri ha continuato a spronare i suoi, come fatto alla vigilia della sfida di Verona, dicendo che per vincere al “Maradona” la sua squadra deve riuscire a mettere in campo qualcosa in più rispetto a quanto fatto finora.
Con una zona Champions da blindare e con un sogno da alimentare ancora, magari in silenzio, rallentare ancora in casa sarebbe davvero inaccettabile.