Pronto riscatto del Napoli di Luciano Spalletti, che si impone 2-1 all’Olimpico contro la Lazio di Sarri ed archivia in fretta il deludente pareggio interno con il Lecce.
Gli azzurri hanno saputo reagire sia al passo falso di mercoledì che alla partenza ad handicap del match contro gli aquilotti, passati in vantaggio dopo meno di 3 minuti grazie al preciso rasoterra di Zaccagni.
Superato lo choc, i partenopei hanno preso pian piano il controllo del gioco, prima sfiorando il pareggio con una giocata da playstation di Kvaratskhelia (doppia ruleta e siluro sul palo), e poi raggiungendolo con Kim, bravissimo a svettare di testa sul corner di Zielinski.
La ripresa è stato un monologo della banda Spalletti, che specialmente nel primo quarto d’ora ha letteralmente imperversato nell’area laziale, sospinta da un infuocato settore ospiti.
Dopo il miracolo di Provedel su Zielinski, il palo di Osimhen ed altre due occasionissime mancate da Kvaratskhelia, il georgiano si è rifatto con gli interessi, sfondando la rete con un destro violentissimo scoccato appena dentro l’area su invito di Anguissa.
A blindare il successo ci ha poi pensato Meret, attentissimo sull’insidioso colpo di testa di Felipe Anderson, nell’unica vera occasione concessa ad una Lazio annichilita ben oltre quanto dica lo striminzito risultato finale.
Non poteva esserci, per gli azzurri, viatico migliore in vista della grande sfida in programma stasera (ore 21), quando al “Maradona” il Liverpool vicecampione d’Europa bagnerà il ritorno del Napoli in Champions League.
Nonostante siano passati solo 4 giorni dalla partita di Roma, è probabile che Spalletti chieda uno sforzo ulteriore agli uomini che hanno iniziato il match dell’Olimpico: gli unici dubbi riguardano l’attacco, con Lozano ed Osimhen che potrebbero dover essere costretti a marcare visita.
Il messicano è infatti reduce dal trauma cranico rimediato nello scontro con Marusic a fine primo tempo, mentre il nigeriano ha lamentato un fastidio all’adduttore a fine partita, e per entrambi si deciderà nell’immediata vigilia del fischio d’inizio.
Dovrebbe essere invece confermato in blocco il terzetto di centrocampo composto da Anguissa, Lobotka e Zielinski, autori di una prova sontuosa contro la Lazio; anche davanti a Meret non sono previste sorprese, con Capitan Di Lorenzo, Rrahmani, Kim e Mario Rui a comporre il quartetto difensivo.
Le sfide tra Napoli e Liverpool stanno diventando ormai un classico a livello europeo: tra Champions ed Europa League, quello di stasera sarà il settimo confronto in 12 anni tra azzurri e “reds”, ed all’ombra del Vesuvio il bilancio è sorprendentemente favorevole ai padroni di casa, che hanno ottenuto 2 vittorie ed un pareggio nei tre match precedenti.
Il 21 Ottobre 2010 i ragazzi di Mazzarri tennero testa alla squadra di Hodgson e…Pepe Reina nella fase a gironi di Europa League, chiudendo il match a reti bianche.
Ancora meglio andò in Champions, sotto la sapiente guida di Carlo Ancelotti: il 3 Ottobre 2018, all’ultimo respiro, fu Lorenzo Insigne in spaccata a regalare il successo agli azzurri.

Il 17 Settembre dell’anno successivo il Napoli si impose addirittura per 2-0 sugli inglesi freschi Campioni d’Europa, grazie al rigore di Mertens ed al sigillo di Fernando Llorente.
Il Liverpool, nonostante il momento di difficoltà in Premier League, è la logica ed inevitabile favorita dell’incontro, in virtù della sconfinata qualità a disposizione di Jurgen Klopp: partito Manè con destinazione Bayern Monaco, è arrivato a peso d’oro dal Benfica il centravanti uruguaiano Darwin Nunez, a comporre un nuovo trio delle meraviglie con Firmino e Momo Salah.
Il nuovo, giovane e sfrontato Napoli, non parte però battuto, e potrà contare sull’entusiasmo di un “Maradona” tutto esaurito, pronto a ruggire come nelle notti più belle: signore e signori, bentornati in Champions League.