E’ uscito il 3 maggio il nuovo album di Klaw, nome d’arte di Alberto Amenta: Estote Parati, che in latino vuol dire “siate pronti”. Questo messaggio oltre ad essere il messaggio base dell’album, è anche un motto degli scout, in armonia con i suoni ambient presenti all’interno del disco.
Ho fatto qualche domanda all’artista: il suo album mi ha fatto viaggiare attraverso i suoni che spaziano dal pop al rock, al rap. Voglio capire se le mie interpretazioni sono giuste.
Allora Klaw, la locuzione latina: “ESTOTE PARATI” (titolo del tuo album), significa “siate pronti”. A cosa vorresti che il mondo fosse preparato?
Vorrei che il mondo fosse pronto all’empatia. L’empatia è l’arma più potente per combattere solitudine e problemi. Il mio album si conclude con le parole “Proprio come te” per questo motivo. Se riuscissimo ad essere empatici almeno qualche volta gli uni con gli altri, non ti so dire a cosa saremmo pronti (se non a un mondo migliore) ma ti so dire a cosa non saremmo più pronti, non saremmo più pronti a sentirci giudicati, alle cattive risposte, all’indifferenza. Vorrei che il mondo fosse pronto ad ascoltarsi. Vorrei che il mondo fosse pronto a vivere nel 2019 dove l’apertura mentale dovrebbe aver debellato cose come il razzismo e violenza.
Il pezzo “Credo”, si apre con l’intro del discorso finale del film di Luciano Ligabue “Radiofreccia”. Come mai questa scelta? In qualche modo ti ha segnato quel lungometraggio?
Si “Radiofreccia” è uno dei miei film preferiti, Ligabue è uno di quegli artisti che ha segnato la mia adolescenza. Insieme a qualche altro, è un artista che nella vita e nella musica mi ha aiutato a “Camminare” di fatti la “L” in Klaw (il mio nome d’arte) sta proprio per Ligabue…E se lo si legge al contrario Klaw è walk, ossia camminare in inglese… Premesso questo, nel film, Freccia compone questo credo perché si era sentito dire che lui non credeva in niente, ma non era la verità…Lo stesso è successo a me sull’autobus sentendo dire a una signora che i giovani d’oggi non credono in niente…Per cui ho pensato che sarebbe stato bello poter mettere il credo di Freccia come intro, e così è stato. Purtroppo ogni generazione tiene a ricordare alla generazione dopo quanto quest’ultima sia sbagliata, solo perché non ci si sforza di capire i nuovi giovani…Dimenticando che in passato la stessa generazione che ora critica veniva criticata da quella prima, mio nonno era criticato per il rock ‘n’ roll, mio padre per il rap, io per l’indie…Spero che quando sarà il turno della mia generazione, non saremo dei finti moralisti che non si sforzano di ricordare come ci si sente a 20 anni. Il marcio c’è in tutte le generazioni, come ci sono anche note positive.
“EVVIVA L’ITALIA” è una vera e propria denuncia all’ignoranza dell’uomo medio: pensi che ci sia speranza in un’Italia “viva”? In una rivoluzione culturale e sociale?
E’ una domanda davvero difficile, e sono combattuto da più risposte… Credo che in Italia ci sia già chi ha iniziato una rivoluzione, la rivoluzione la fanno gli onesti..Chi si alza la mattina e va a lavoro non solo per i soldi, chi fa la maestra e tiene davvero ad insegnare, chi fa il dottore e tiene davvero alla salute degli altri ecc..Ho tanto criticato l’italiano ignorante, si, ma la verità è che l’altra metà, quel pezzo d’Italia onesto che ci prova, è uno dei popoli più bello e forte del mondo,accogliente, eccelliamo in tutto,abbiamo importato storia e cultura…Spesso mi hanno detto di cercare il futuro altrove,che ho talento e devo trasferirmi.. Ma se io come altri milioni di giovani italiani che hanno qualcosa da dire. Se andassimo via, chi resterebbe a combattere? Fuori è tutto molto desolante, c’è un movimento di massimi sistemi che inserisce nelle teste di un popolo impaurito che, per esempio, il problema sono gli immigrati piuttosto che la mafia…C’è una classe politica che balla sulla paura del popolo, facendogli avere un finto nemico pubblico. Per cambiare dunque, prima di tutto dobbiamo affrontare la paura di cui siamo soggetti in questo momento storico, affrontando il vero male… La speranza non so se per questo c’è…Ho la certezza però che molti giovani ILLUSI come me, almeno per un breve periodo della loro vita, la speranza se la inventeranno.
Dove suonerai prossimamente? dove è possibile acquistare il tuo album attualmente?
Quest’estate in programma ho una data a cui tengo molto nella “mia” Etna, ad alta quota, il giorno esatto della data si saprà tra un mese circa, ma sarà nel periodo di Ferragosto. Il mio è un album digitale, si può trovare in tutte le piattaforme digitali musicali, quali Spotify, Amazon, ITunes ecc.
Quello di Klaw è un “concept album”, che segue un percorso ben preciso (1. Svevo ft. M-ON 2. 902 3. Disagio Clandestino 4. Vitiligine 5. Sul Giornale 6. Angolo Scuro 7. Evviva l’Italia 8. Dottor. Pathos 9. Per Certi Versi 10. Cbd): dopo i primi due brani di “apertura” appare una skit Disagio Clandestino, in cui l’artista esprime il disagio della sua generazione di fronte al possedere tutto ma allo stesso tempo al non riuscire a palesare il proprio essere nella sua interezza. Altri sei brani espongono diversi stati d’animo, al termine dei quali c’è un’ulteriore skit Cbd, e proseguono poi altri cinque brani che si chiudono con Proprio come te, in cui Klaw sottolinea l’importanza dell’empatia, che ci permette di combattere insieme, riprendendo ancora una volta il concetto di comunanza degli scout. L’album è stato antcipato dal singolo Evviva l’Italia, canzone di denuncia contro l’accidia giovanile di fronte a una società che si sgretola sempre di più: fantastico il testo, ricco di significati. A noi Klaw è piaciuto molto e questo album ci ha portato a riflettere su molte cose. Gli facciamo un grandissimo in bocca al lupo e speriamo di sentirlo presto in Campania!