Certe storie nascono per essere raccontate e condivise e certi incontri qualche volta sembrano prendere direzioni che mai ci si sarebbe aspettato. Abbiamo avuto il piacere di conoscere Guido Alberto Rossi un uomo che ha dedicato la sua vita a condividere le sue storie attraverso le fotografie che nei suoi lunghi viaggi e lavori da foto reporter, ha intrappolato. Momenti e istanti che solo chi ha alle spalle anni di esperienza e una spiccata sensibilità riesce a intrappolare e rendere reale. Dal semplice paesaggio a spettacolari foto aeree, senza tralasciare volti ed espressioni che lungo il suo cammino hanno incrociato l’obiettivo. Un’artista dell’immagine a 360° che in ogni sua foto riesce a raccontare, per chi è capace ancora di ascoltare, una storia, l’emozione di un momento impresso per sempre. Senza indugio avventuriamoci nel suo mondo e ci facciamo raccontare dal protagonista la sua storia.
Come è iniziata la passione per la fotografia?
Con mio padre che era un fotoamatore evoluto e guardando le foto del National Geographic che eravamo abbonati dal 1950
Grazie alla tecnologia tutti possono scattare foto, crede che questo svilisce la professione?
Non necessariamente, tutti possono fare belle foto anche con i cellulari, ma il professionista è sempre un passo avanti ( parlando di reportage ) nella moda, architettura, ritratti e food invece il professionista è imbattuto
Esiste lo “scatto perfetto”?
Quello che viene comprato ed utilizzato
Una foto a cui è particolarmente affezionato?
Moltissime ma forse la prima pubblicata
Cosa consiglierebbe a chi si affaccia al mondo della fotografia e vuole farne un lavoro?
- Avere la mamma ricca
- Avere scarpe comode
- Avere pazienza, costanza e grinta
Dove è possibile vedere le sue foto?
Oltre ai miei 36 libri sul mio sito www.guidoalbertorossi.com o su Youtube https://www.youtube.com/channel/UCskZ6IX4r2SMJM3uhqe8eVQ?reload=9
Biografia dell’artista
Guido Alberto Rossi – è nato a Milano nel 1949, da sempre appassionato di fotografia, si è avvicinato ad essa grazie ad una macchina fotografica Kodak a soffietto trovata in casa dei nonni.Ha pubblicato il suo primo servizio pagato sullo Sport Illustrato nel Settembre del 1966. Nei primi anni della carriera alterna la fotografia di sport, specialmente automobilismo e motociclismo, al reportage di guerra. Nel giugno del 1967 va in Israele per la guerra dei 6 giorni ma arriva a conflitto finito e si deve accontentare di fotografare i primi giorni dopo la vittoria israeliana, documentando i campi profughi, le vie di Gerusalemme e lo spirito del momento.
Nel febbraio del 1968 parte per Lisbona e cerca di recarsi in Biafra, ma dopo un deludente diniego da parte di Otto Skorzeni, che gestiva la situazione dei trasporti, prosegue per la Guinea Bissau dove le truppe portoghesi combattevano la loro ultima guerra coloniale, combina poco e viene espulso perché privo di visto stampa.Nel novembre del 1968 va in Vietnam, accredito presso le forze USA vi rimane 3 mesi ed in seguito ci ritorna nel 1971 e 1973 in questo anno insieme al collega Ennio Iacobucci percorre in macchina da Saigon a Quang Tri, facendo un reportage sulla situazione del paese ormai al collasso. Nel 1969 si reca a Belfast per un reportage sulle truppe inglesi. Nel 1973 parte per la Cambogia e questo sarà il suo ultimo reportage bellico.
Successivamente si dedica alla fotografia geografica e nel 1979 fonda l’agenzia fotografica Action Press. Tra un viaggio e l’altro, tra il 1975 ed il 1995, si dedica agli sport nautici, fotografando le regate veliche e le gare di motonautica, per seguire le gare della classe offshore, impiega per la prima volta in Italia l’elicottero riuscendo così a seguire qualche miglio della corsa. Dal 1980 al 2003 è responsabile di The Image Bank Italia, quando questa viene venduta dalla proprietà USA (Kodak) ad un nuovo gruppo si trova subito a detestare i nuovi proprietari e così nel 2003 lascia TIB e fonda nel 2004 la sua agenzia TIPS Images che cede a Giugno del 2014. Appassionato di volo, nel 1985 compra un Cessna 210T e con le marche I-TIBI, insieme al suo amico e pilota Enzo Bianchini fotografa a tappeto tutta l’Italia, e buona parte d’Europa e del Nord Africa, volando per 1.600 ore in 24 anni.
La fotografia aerea diventa una delle sue specialità e fotografa 64 paesi utilizzando sia aerei leggeri che elicotteri . Negli anni le sue immagini sono state pubblicate praticamente su tutte le testate del mondo anche grazie al lavoro delle varie agenzie con cui collabora. Ha lavorato anche per importanti brand, realizzando foto pubblicitarie sempre con lo stile del reportage e delle immagini aeree. Ha pubblicato 36 libri fotografici con vari editori internazionali. L’ultimo per la Mondadori Electa, “ Basilicata vista dal cielo”
Dal Gennaio 2015 è Capo Progetto del Progetto Migranti del Rotary Club Milano Nord per il quale ha realizzato, collaborazione con la CRI , dei corsi multimediali, un libro didattico con foto ed una APP per cellulari chiamata: Foto & Parole al fine d’ insegnare velocemente e facilmente l’italiano e l’integrazione ai migranti. Sempre nel ambito del Progetto Migranti Rotary ha realizzato un libretto fotografico dal titolo Foto Igiene, Diritti e Doveri per il Consorzio Farsi Prossimo.
Attualmente il suo materiale è visibile ed acquistabile su www.guidoalbertorossi.com