Senzalinea oggi intervista un gruppo di talentuosi ragazzi chiamati HotGarbageTeam; un gruppo di cosplayer focalizzato sulla saga di videogames The Last Of Us della software house americana Naughty Dog. L’ HotGarbageTeam è da qualche mese sotto le luci della ribalta grazie a vari riconoscimenti nazionali ed internazionali che hanno attirato l’interesse dei media. Recentemente hanno pubblicato un bellissimo Fan Made Short Film che potete visionare alla fine di questo articolo!
…ed ora iniziamo subito con le presentazioni!
-Virginia: Ciao Senzalinea, mi chiamo Virginia Ceci, ho 24 anni e sono di Bari. Studio Scienze Forestali all’università di Agraria, ho una grande passione per i videogiochi sin da quando avevo 5 anni e sono una cosplayer dal 2013.
-Alessia: Ciao Senzalinea! Sono Alessia, ho vent’anni e sono una studentessa universitaria. Il mio corso di studi di Game Art è direttamente collegato con la mia passione per i videogiochi: ebbene sì, realizzo concept e oggetti in 3D! La mia passione per il cosplay risale a qualche anno fa, dal 2016 circa. Sono una tipa sportiva e chiacchierona e mi piace stare in compagnia.
-Rita: Ciao a tutti, sono Rita Grieco. Ho 26 anni e sono un’educatrice, attualmente frequento un corso di laurea in infanzia e disturbi infantili. Faccio cosplay da circa otto anni ma non ho mai approfondito questa passione come negli ultimi anni.
-Amelia: Ciao! Sono Amelia Falco, per tutti Lia, ho 20 anni e sono di Bari. Mi sono diplomata da poco e nel tempo libero mi dedico a libri Fantasy e videogiochi.
-Cristina: Ciao Senzalinea, mi chiamo Cristina, ho 28 anni e sono – con una nota d’orgoglio – la fotografa dell’HotGarbageTeam. Nella vita il mio lavoro consiste in tutto’altro: sono una noiosa impiegata d’ufficio. Sono però appassionata di fotografia e videogiochi fin dalla più tenera età: a sei anni rubavo già la macchina fotografica ai miei genitori e ad otto anni la ps1 a mio fratello, appartengo infatti a quella generazione di nostalgici che rimpiange le fotocamere a rullino e Crash Bandicoot. Dopo il declino della ps1 e l’ascesa della ps2 sono diventata una PC gamer e lo sono stata per molti anni, fino a questo gennaio, quando ho deciso di tornare ad utilizzare le console Sony per svariati motivi, uno tra questi proprio recuperare titoli come The Last of Us (regalatomi tra l’altro proprio da Virginia). Mentre la mia carriera videoludica ha subito degli alti e bassi nel corso degli anni, la fotografia invece è sempre stata il mio punto fermo. Ho studiato arte a scuola e fotografia da autodidatta, a 18 anni mi sono avvicinata al genere ritrattistico e da appena tre anni anche al mondo del cosplay, sopratutto grazie alla nostra Paola: il primo cosplay che ho fotografato infatti è stata proprio la sua Wonder Woman.
Avete realizzato anche altri cosplay oltre quelli legati all’universo di The Last Of Us?
-Virginia: Sì, il mio primo cosplay è stato quello di Dubhe delle Guerre Del Mondo Emerso, il secondo invece è stato quello di Beatrix di Final Fantasy IX.
-Alessia: Certo che si! Il mio primo cosplay è stato nel 2016 di Nathan Drake di Uncharted 4, poi anche Elena Fisher di Uncharted 3 in coppia col ragazzo che svolge il ruolo di infetto nell’HotGarbageTeam, anche se non erano molto accurati. Ultimo ma non meno importante abbiamo Lara Croft del reboot (2013) che -a differenza degli altri due- è stato realizzato con una qualità decisamente superiore. E ci sono altri cosplay in programma nel futuro!
-Rita: Sono bravissima negli Istantcosplay, ovvero uso materiale riciclato e qualsiasi cosa trovi nell’armadio per tirar fuori un cosplay. Sono anche una makeup artist professionista e le mie competenze mi aiutano molto in quello che faccio. Ho fatto tantissimi altri cosplay oltre Dina, il mio cavallo di Battaglia è indubbiamente Catwoman ma spesso porto anche Kim Possibile, Raven, Jasmin e…pensandoci sono troppo per poterli elencare.
-Amelia: Si, anche se Lev è il cosplay per il quale mi sono impegnata di più. Ho fatto un altro cosplay prima di questo: Kate Marsh di Life is Strange.
Perchè e quando avete deciso di creare questo gruppo?
-Virginia: Dopo esserci avvicinati e aver fatto il nostro primo set insieme, abbiamo ricevuto i primi riscontri positivi da parte di Naughty Dog e di molte testate giornalistiche videoludiche italiane. Questa mole di feedback positivi ci ha quindi portati ad unirci ufficialmente sotto il nome di HotGarbageTeam e di organizzare altri progetti per la fanbase di The Last Of Us.
Perchè avete scelto questo nome?
-Virginia: Curioso che tu me lo chieda, è una vicenda abbastanza divertente:
Prima che The Last Of Us Parte 2 uscisse, ho assistito ad un “punzecchiamento” su twitter tra le attrici inglesi di Ellie (Ashley Johnson) e Dina (Shannon Woodward), le quali, durante un botta e risposta di tweet, ad un certo punto dissero:
“I know what you like.” (Shannon)
“Yes, a hot pile of garbage.” (Ashley)
Riferendosi al dialogo nella scena del ballo tra Ellie e Dina, che al tempo era già conosciuto grazie al trailer dell’E3 2018. Così, io twittai a mia volta, sotto il loro dialogo “#hotgarbageteam”
Quando, circa un anno fa, arrivò il momento di decidere il nome del nostro gruppo, mi ricordai di questo dialogo… ed ecco qui!
Avete vinto anche un contest ufficiale di Naughty Dog, potete parlarci di questa esperienza?
-Virginia: Dunque, devo precisare che non si tratta di un vero e proprio contest, ma di una possibilità, che Naughty Dog offre, di condividere i tuoi lavori. Mandandoli al loro link indirizzato, hai un’occasione per essere condiviso, e noi siamo stati condivisi diverse volte tra migliaia di lavori. Siamo molto felici che Naughty Dog apprezzi così tanto i nostri cosplay.
-Alessia: Anche se non è un vero e proprio contest ma una possibilità per mostrare il tuo lavoro agli sviluppatori, è stato davvero emozionante vedere le nostre foto sulle pagine ufficiali. Inoltre queste condivisioni rappresentano un’ottima possibilità di crescita a livello social, e vedere che tanta gente commenta e condivide ti fa sentire al centro del mondo.
Ma non è stata l’unica volta che siete stati notati a livello nazionale ed internazionale, giusto?
-Virginia: Esatto, ad esempio lo scatto della scena del ballo è stato condiviso dallo stesso Neil Druckmann (Co-Presidente di Naughty Dog e Co-Scrittore di The Last Of Us Parte 2), abbiamo ricevuto diversi “like” da parte di Halley Gross (Co-Scrittrice di The Last Of Us Parte 2) e apprezzamenti dalla face model di Abby (Jocelyn Mettler).
Parlateci del vostro corto uscito lo scorso 26 settembre, quando avete deciso di realizzarlo?
-Virginia: L’idea è partita a febbraio 2021, quando Marco Ritelli, il regista, mi ha contattata per farmi i complimenti per il cosplay e introducendomi l’idea di realizzare un corto insieme essendo lui un videomaker. Allora ho proposto l’idea al gruppo, ci siamo sentiti tramite videochiamate per un brainstorming su quella che è stata l’idea generale del corto, le scene da inserire, eccetera. La produzione quindi è andata avanti, una volta usciti dalla zona gialla abbiamo avuto modo di iniziare a girare, per poi puntare per un’uscita durante il The Last Of Us Day.
A questo punto siamo curiosi di conoscere il regista del cortometraggio!
-Marco: Ciao sono Marco Ritelli, il regista del corto. Ho iniziato a occuparmi di video/cortometraggi sin dall’ età di 11 anni, ho iniziato per gioco la mia crescita personale da autodidatta su YouTube nel 2008 e strada facendo mi sono appassionato sempre di più al videomaking. Nel fanmade short film che ho realizzato insieme ai ragazzi di HotGarbageTeam mi sono occupato di tutto l’aspetto che riguarda la ripresa, la regia, l’editing video/audio e i vfx. Tutto questo realizzato in maniera no-profit, alimentato solo da una forte passione di gruppo.
Che location avete scelto e perchè?
-Cristina: Tutto il corto è stato girato utilizzando due luoghi soltanto. Dovendo ripercorrere i passi delle nostre protagoniste, vi era la necessità di utilizzare gli stessi ambienti presenti nel gioco, o per lo meno qualcosa di più simile possibile. La scelta del teatro è stata quasi forzata dalla sceneggiatura, volevamo fortemente ambientare il corto lì in quanto è il luogo dove si svolgono alcuni degli eventi più importanti ed emotivi del gioco. Abbiamo quindi chiesto ad un piccolo teatro locale la possibilità di ospitarci per una giornata, per poter realizzare tutte le riprese necessarie e la proprietaria è stata gentilissima mettendoci a disposizione l’intera struttura. Le altre scene sono state girate invece in un unico grande posto abbandonato, dove avevamo già lavorato in passato per realizzare il nostro primo set fotografico. Questa location offre diversi ambienti, da capannoni fino piccole strutture tutte abbandonate da molto tempo, quindi ci ha permesso di poter girare quasi tutte le scene senza doverci necessariamente spostare troppo ed oltretutto ci ha permesso di ottimizzare i tempi di ripresa e realizzazione del lavoro. “Non è la Seattle apocalittica del gioco” abbiamo pensato “ma ce la faremo andare bene”.
Chi ha scritto la sceneggiatura del corto?
-Virginia: La sceneggiatura è stata scritta da me, Rita e Marco. Io e Rita ci siamo occupate principalmente dei dialoghi.
Quanto sono durate le riprese?
-Virginia: Le riprese sono durate in totale 3 giorni, il primo a Giugno e gli altri due a Luglio.
Quali sono le difficoltà che avete incontrato durante le riprese?
-Virginia: Abbiamo riscontrato difficoltà con il trucco degli infetti e la calotta di Lev, avendo girato in giorni molto caldi (oltre che in Puglia!), spesso il trucco rischiava di sciogliersi o di rovinarsi, tuttavia alla fine è andato tutto bene.
-Alessia: Beh, Abby in quella parte del gioco aveva il bomber, e per rimanere fedeli ho dovuto indossare un bomber d’estate con quaranta gradi. Inutile dire che stavo grondando di sudore.
-Rita: Le difficoltà sono state tante a partire dal Covid che rendeva incerto ogni nostro programma. Il tempo poi non è stato clemente, quando abbiamo girato la seconda parte del corto c’erano almeno trenta gradi all’ombra e abbiamo dovuto fare i conti con le problematiche legate al makeup. Protesi e calotte tendevano a sciogliersi ma siamo stati bravi nel ricorrere a qualche escamotage per fixare la situazione.
…e adesso? Quale sarà il vostro prossimo progetto?
-Virginia: Stiamo lavorando, diciamo, ad un level-up dell’infetto (non posso dire altro). Abbiamo inoltre intenzione di creare una pagina kofi dove poter recuperare un minimo di budget per fare progetti più ambiziosi in quanto il corto, come ha detto Marco, è stato realizzato senza alcun budget, ma solo con tanta passione. Per il resto… si vedrà con il tempo!
Le foto sono di Cristina Lepore – Fotografia , le altre sono scattate durante il backstage del corto.
Potete trovare i ragazzi di di HotGarbageTeam su Facebook e su Instagram.
Ecco infine il bellissimo corto realizzato dall’ HotGarbageTeam, buona visione!