Berretto di rappresentanza, spalline a frangia e bordone delle grandi occasioni: Topolino è uscito in grande spolvero la scorsa settimana. La copertina, del maestro Giorgio Cavazzano, è una evidente citazione del mitico N° 1 uscito esattamente 70 anni fa, nell’aprile del 1949. Da allora l’allegra marcia di Topolino in Italia non si è mai fermata, arricchendo l’universo narrativo Disney di tantissimi personaggi e approcci stilistici diversi. Ma soprattutto introducendo e accompagnando alla lettura, come è stato ribadito di recente, generazioni di giovanissimi.
La Casa Editrice Nerbini pubblicava in realtà una testata dal titolo Topolino fin dal 1932. All’inizio quelle pubblicate erano storie in rima senza nuvolette, e per un breve periodo la testata cambiò addirittura nome in Topo Lino, a causa di un temporaneo problema di copyright. Una volta regolarizzata la situazione, essa riprese però il nome originale. Le pubblicazioni passarono poi alla Mondadori, ma fino al ’49, “il settimanale Topolino” si riferiva ad un tabloid di 8 pagine contenente storie di marchi diversi, oltre a quelle Disney. In più esisteva un “albo tascabile”: un piccolo giornalino a striscia con poche vignette per pagina.
Nell’aprile di quell’anno Topolino diventa uno spillato di 100 pagine, che al costo di 60 lire propone una selezione di storie Disneyane. Il titolo scelto per la nuova testata è “Topolino in tasca”, ma il pubblico inizierà presto a chiamarlo “Topolino Libretto”. È l’inizio di una storia tutta italiana che dura ormai settant’ anni. Il grande successo di Topolino Libretto infatti, spinge fin da subito ad un aumento delle uscite, che si fanno prima quindicinali e poi, già dal N° 236 del 1960 settimanali. Le storie americane non bastano più, e così per dare vita ai personaggi vengono impiegate sempre più spesso penne e matite italiane. È l’inizio di qualcosa che negli anni diventerà una vera e propria istituzione, nonché una raffinata e innovativa tradizione fumettistica: la Scuola Disney Italiana.
La produzione Made in Italy finirà quasi per soppiantare, per quanto riguarda il fumetto, quella della madrepatria. Tanti saranno anche i personaggi originali creati nel nostro paese. Basti ricordare Brigitta McBridge, ormai storico amore non corrisposto da Zio Paperone, comparso nel lontano N° 243 del 1960. Oppure Paperinik, alter-ego di Paperino, nato dal magma del fumetto nero degli anni 60 e 70 per diventare, alla fine dei ’90, una divertentissima incarnazione del “super-eroe” in salsa Disney. Il numero di storie di Disney prodotte e pubblicate in Italia è ormai molto più grande che negli Stati Uniti, ed esse sono tradotte regolarmente in altre lingue europee. Dopo essere passata a Disney Italia nel 1988, dal 2013 la testata è fin dal 2013 edita da Panini Comics, e rimane uno dei settimanali più longevi della penisola, accompagnato negli anni da una infinita serie di testate “cugine”
Il numero 3306 di Topolino, tutto dedicato all’ anniversario, è accompagnato da un volume che ripercorre i 70 anni del settimanale, mentre i due numeri successivi conterranno una targa celebrativa e un notebook. Per le fumetterie è invece previsto un libro con la selezione delle copertine più belle di questi decenni.